Grosseto. Si è chiusa venerdì 13 dicembre al Nuovo Cinema Aquila di Roma, nell’ambito di Antropocine, l’edizione 2024 del Clorofilla film festival, la kermesse di cinema ambientale organizzata da Legambiente.
Dopo oltre 60 appuntamenti, tra la primavera e l’inverno, con proiezioni, presentazioni di libri, incontri, Clorofilla ha chiuso l’anno con le premiazioni che si sono svolte insieme a quelle di Antropocine, con cui Clorofilla condivide film, progetti e idee.
I vincitori
Sono risultati vincitori i documentari “Un paese di resistenza”, di Shu Aiello e Catherine Catella, e “Until the end of the world”, di Francesco De Augustinis. Menzioni per “Agape” di Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares, e “Bangarang”, di Giulio Mastromauro. Ulteriore menzione assegnata da Festambiente, l’associazione promotrice di Clorofilla, per “Il mare nascosto” di Luca Calvetta.
Altro premio è stato quello di e.habitat, il portale di notizie verdi, media partner di Clorofilla, che ha decretato come vincitore “Pericolosamente vicini” di Andreas Pichler. Il premio consiste in un piccolo albero di rame, realizzato a mano, dove le foglie sono fotogrammi di una vecchia pellicola.
La giuria che ha decretato i vincitori era composta da Marino Midena, giornalista ambientale, Federico Raponi, di Radio Onda Rossa e Tuttascena, Federico Santini, videomaker, Francesco Ciarapica, dell’associazione Kansassiti e della Mediateca digitale della Maremma, Alessia Piccinetti, fotografa e videomaker, Donatella Bigozzi, funzionaria della Provincia di Grosseto.
Clorofilla è realizzato da Legambiente Festambiente Aps con il patrocinio e il contributo della Direzione cinema e audiovisivo del Ministero della cultura, il contributo di Siae, Otto per Mille della Chiesa Valdese e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.