Grosseto. Al Teatro degli Industri va in scena il “Concerto di Natale Jazz” di Agimus con il pianoforte di Rita Marcotulli e il sassofono di Stefano “Cocco” Cantini.
L’appuntamento è per domenica 15 dicembre alle 17.30 al Teatro degli Industri di Grosseto: gli ultimi biglietti disponibili sono in prevendita online sulla piattaforma www.vivaticket.com (anche con la Carta del docente e il Bonus cultura) e alla Tabaccheria Stolzi, in via Roma 58 a Grosseto. Grazie alla partnership con Conad, in biglietteria sarà possibile utilizzare i Buoni Cuore Conad.
I biglietti saranno in vendita anche al botteghino del Teatro degli Industri prima del concerto, a partire dalle ore 16.
È il secondo appuntamento stagionale del festival “La voce di ogni strumento” di Agimus, con la direzione artistica del maestro Gloria Mazzi, come da tradizione all’insegna della solidarietà: la serata sarà dedicata ad Aism, l’Associazione italiana sclerosi multipla, i cui volontari allestiranno uno spazio informativo all’ingresso della platea per presentare la propria attività e raccogliere fondi.
E le parole dei protagonisti annunciano un concerto pieno di sorprese e grande musica.
Rita Marcotulli ha studiato al Conservatorio Santa Cecilia e al Conservatorio Licinio Refice per poi iniziare a collaborare con grandi artisti internazionali come Steve Grossman e Chet Baker. Negli anni ’90, dopo aver vissuto per un periodo in Svezia, è tornata in Italia per collaborare con Pino Daniele e Pat Metheny. Nel 2010 ha composto la colonna sonora originale del film “Basilicata coast to coast”, grazie alla quale ha vinto il Ciak d’oro e il Nastro d’argento per la migliore colonna sonora. È stata la prima donna in assoluto a ricevere il David di Donatello come miglior musicista nel 2011 e il Premio Top Jazz come miglior artista del jazz italiano. Ha partecipato più volte al Festival di Sanremo accompagnando artisti come Max Gazzè e facendo parte della giuria.
«Con Stefano – dichiara Rita Marcotulli – abbiamo suonato tanti brani in tante occasioni diverse, quindi adesso c’è anche la curiosità di capire esattamente che cosa andremo a suonare nello specifico. Ognuno di noi ha tanti progetti, ma quando mi ha chiesto di venire a fare questo concerto ovviamente gli ho detto di sì con grande piacere. Credo che la musica sia un mezzo meraviglioso per riuscire a conoscersi, perché è un modo di interiorizzare le emozioni che uno ha dentro e che magari deve tirar fuori. Certe volte riusciamo a tirarle fuori con le parole, altre volte con la pittura, ma con le note ancora di più; è suggestivo e affascinante ed è un mezzo per visitare altri mondi inconsci che ognuno di noi possiede.
Platone diceva che la musica è la medicina dell’anima e in qualche modo sono d’accordo. Spesso viene un po’ banalizzata, invece insegna ad ascoltare gli altri e a condividere delle esperienze. La cosa meravigliosa della musica è che non esistono religioni, non esistono razze; è uno strumento che avvolge tutta l’umanità. Per quanto riguarda il pianoforte, è uno strumento molto semplice da suonare, ma per suonarlo bene non basta una vita».
Stefano “Cocco” Cantini si è approcciato alla musica jazz e al sassofono soprano negli anni ’70 per poi collaborare con numerosi musicisti e artisti di tutto il mondo a partire dagli anni ’90. Tra questi Michel Petrucciani, Phil Collins e Laura Pausini. Ha composto numerose colonne sonore per produzioni teatrali e cinematografiche; suo il sax solista in “Stregati” di Francesco Nuti, vincitore del Nastro d’Argento per la miglior colonna sonora nel 1986. Nel 2006 ha partecipato al Festival international de Jazz di Montreal, mentre nel 2007 ha preso parte al Giotto Jazz Festival di Vicchio.
Ha omaggiato Michel Petrucciani e John Coltrane pubblicando due album nel 2001 e nel 2011. Da 25 anni è direttore artistico del Grey Cat Jazz Festival di Follonica. È stato docente al Conservatorio di Livorno e continua a insegnare al Conservatorio di Lucca, all’Istituto musicale comunale “Giannetti” di Grosseto e alla scuola comunale “Bonarelli” di Follonica. Ha iniziato a lavorare con Rita Marcotulli molti anni fa e con lei ha inciso il disco di successo “L’amico del vento”.
«Da 40 anni ci conosciamo e lavoriamo insieme – ricorda Stefano Cocco Cantini – e con Rita Marcotulli abbiamo fatto un disco molto importante per il jazz, prodotto da Egea Records; è stato uno dei dischi di jazz che ha venduto di più in assoluto in Italia e in Europa. Durante il concerto di Agimus, suoneremo un po’ di brani, alcune composizioni mie e altre composizioni di Rita e ovviamente qualche standard, cioè quei pezzi famosi, rivisti nel nostro modo di interpretare il jazz oggi nel 2024. Uno dei pezzi che suonerò con più gioia sarà “Rabo de Nube”, scritto da Silvio Rodriguez, che è un grandissimo compositore cubano. Le feste si avvicinano e sento di voler dire due cose a chi per Natale riceverà un sassofono: la prima è di andare da un buon insegnante, perché il primo insegnante è fondamentale. La prima lezione è proprio l’imprinting. Non basta andare da un insegnante qualsiasi, quello bravo dev’essere appunto il primo. E la seconda è di non comprare un sassofono e andare a lezione, ma andare a lezione e farsi consigliare dal docente quale sassofono suonare».
Il festival “La voce di ogni strumento” ha il patrocinio e la collaborazione di Ministero della Difesa, ministero della cultura, Regione Toscana, Comune di Grosseto, Comune di Castiglione della Pescaia, Parco della Maremma, Savoia Cavalleria, Centro Militare Veterinario, 4° Stormo Caccia Intercettori, Guardia di Finanza, 121° Squadriglia Radar Remota, Comando provinciale dei Carabinieri, Polizia di Stato, Assistenza spirituale Forze Armate, Fondazione Grosseto Cultura, Teatri di Grosseto, Parco della Maremma, Lions Club Grosseto Host, Pro Loco Grosseto.
Main partner: Castagneto Banca 1910.
Partner del progetto: Algida Benini, Conad, Gli Attortellati.
Sponsor tecnici: B: Rush Eco Hair Beauty Experience, Annalisa atelier, Centro orafo grossetano, Nannoni grappe, Fiorista Patrizia, PuntoCom comunicazione.