Grosseto. Venerdì primo dicembre, alle 17, nella sala del Consiglio nel palazzo della Provincia, in piazza Dante, a Grosseto, avrà luogo un incontro sul tema “Letteratura e diritti umani”, durante il quale la giornalista Barbara Schiavulli presenterà il suo ultimo libro “Burqa Queen”, dialogando con l’avvocato Roberto Vannetti, delegato regionale di Amnesty International.
Il libro
“Burqa Queen” racconta la storia di tre donne dopo la riconquista del potere in Afghanistan da parte dei Talebani. Layla, Faruz e Farida sono una giovane sposa, un’ex poliziotta e un’ex insegnante, travolte dalle nuove regole del regime e immerse in una violenza senza precedenti…
Barbara Schiavulli è una delle più note giornaliste di guerra italiane. Negli ultimi 20 anni ha lavorato come inviata freelance per la maggior parte dei quotidiani (Il Fatto quotidiano, il Messaggero, L’Eco di Bergamo, il Secolo XIX, La Stampa, La Repubblica, Il Gazzettino di Venezia, Il Mattino, Avvenire), settimanali (L’Espresso, D di Repubblica, Famiglia cristiana) e mensili (Marie Claire, Jesus). Ha inoltre collaborato con radio e Tv (Radio Sole24 Ore, Radio Rai, Grt, Area, Radio Popolare, Radio Città Futura, Radio Vaticana, Radio Svizzera Italiana – Rai, Rai News 24, Skytg24, La7, Tv Svizzera Italiana).
Dal 1997 al 2001 ha vissuto a Gerusalemme, dove ha seguito il conflitto israelo-palestinese. Dal 2003 segue il confitto iracheno e dal 2005 al 2008 è stata l’unica giornalista italiana a Baghdad. È stata in Yemen nel gennaio 2010 e nel novembre 2012 sulle tracce di Al Qaeda. In Africa ha seguito: le vicende di Mubarak in Egitto, le elezioni in Marocco, nel campo profughi dei militanti responsabili degli attentati a Madrid, gli attentati agli alberghi israeliani in Kenya nel 2003, l’odissea dei profughi in Darfur nel 2008, la rivoluzione libica del 2011. Nel corso degli anni, si è inoltre recata in Pakistan, Kashmir, Afghanistan, Malesia, Haiti, Cile.
Tra i suoi libri ricordiamo:”Le farfalle non muoiono in cielo”, “Guerra e guerra”, “La guerra dentro”, “Quando muoio lo dico a Dio”, “Bulletproof…” Ha ricevuto diversi premi per l’impegno giornalistico nelle zone di guerra, i reportage, le opere scritte.