Home Cultura & Spettacoli “Carlo Boccianti e le chiese progettate in Maremma negli anni ’60” : conferenza alle Clarisse

“Carlo Boccianti e le chiese progettate in Maremma negli anni ’60” : conferenza alle Clarisse

L'iniziativa è in programma giovedì 20 luglio

di Redazione
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Grosseto. “L’architetto Carlo Boccianti e le chiese progettate in Maremma negli anni ’60” è il tema della conferenza di Marica Rafanelli in programma giovedì 20 luglio alle 18.30 al Polo culturale Le Clarisse.

È uno degli eventi collaterali alla mostra “I favolosi anni ’60 in Maremma. Nel segno di Ico Parisi“, della quale Anna Mazzanti è curatrice insieme con Lucia Mannini, promossa nel programma espositivo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Gallerie degli Uffizi, all’interno dei rispettivi progetti Piccoli Grandi Musei e Uffizi Diffusi, e ospitata proprio al Polo Clarisse fino al 3 settembre.

Assistere alla conferenza costa 5 euro (ridotto 3 euro per i soci di Fondazione Grosseto cultura) e il biglietto comprende anche l’ingresso alle mostre “I favolosi anni ’60 in Maremma. Nel segno di Ico Parisi” e “Warhol, Schifano e Angeli, quattro opere della Collezione Ticci nel Museo Luzzetti” (per informazioni e prenotazioni: prenotazioni.clarisse@gmail.com; 0564.488066). Inoltre, il biglietto dà diritto di accesso al museo anche in un altro giorno a scelta dell’utente.

«Carlo Boccianti – ricorda Marica Rafanelliha avuto un’attività professionale molto longeva, considerando che la sua ultima chiesa risale al 2002. Nella conferenza ci concentreremo sulla produzione degli anni ’60, cioè nel pieno della sua evoluzione architettonica, del suo linguaggio. Mi soffermerò in particolare sulle 6 chiese realizzate in quel decennio nel nostro territorio: Santa Petronilla al borgo di Santa Rita, San Benedetto a Pomonte, San Vincenzo de Paoli a Casotto dei Pescatori, Santa Maria Goretti a Castiglione della Pescaia e le chiese del Santissimo Crocifisso e di Maria Santissima Addolorata a grosseto. Di queste opere vedremo i disegni rinvenuti in vari archivi, da quello storico della Regione a quello diocesano di Grosseto, per indagare l’evoluzione del linguaggio architettonico di Boccianti. Sarà interessante anche parlare della sua stretta collaborazione con gli artisti, ad esempio a Grosseto con Arnaldo Mazzanti. Una correlazione tra architettura e opere d’arte che portò Boccianti a disegnare personalmente alcuni arredi poi esposti nelle chiese».

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