Home Cultura & Spettacoli “Il filo nero di congiunzione”: incontro in sala Pegaso sulla genesi del fascismo

“Il filo nero di congiunzione”: incontro in sala Pegaso sulla genesi del fascismo

L'iniziativa è in programma giovedì 15 giugno

di Redazione
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Grosseto. La sezione “Carla Nespolo” dell’Associazione nazionale Partigiani d’Italia, in collaborazione con le Agende Rosse “Peppino Impastato”, Libera “Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e l’organizzazione di volontariato divulgativo/culturale “Working Class Hero OdV”, organizza, nel pomeriggio di giovedì 15 giugno, anniversario della liberazione della città di Grosseto dall’oppressione nazifascista, un evento pubblico in sala Pegaso, all’interno del Palazzo della Provincia di Grosseto, per analizzare la genesi e l’evoluzione del fenomeno “fascismo” a cento anni dalla “marcia su Roma” ed ottant’anni dall’avvio della fase resistenziale.

All’incontro pubblico, rivolto all’intera cittadinanza, parteciperà Giovanni Fasanella, documentarista, scrittore e giornalista de “L’Unità” durante gli anni di piombo, noto resocontista parlamentare e politico.

«Un percorso per provare ad indagare insieme i fuoriscena italiani ed aprire una riflessione storica − spiega Daniela Castiglione, presidente della sezione Anpi “Carla Nespolo” del capoluogo maremmano −, ovvero quella dimensione invisibile della storia costituita dall’attività dell’intelligence e della diplomazia, basandosi sui documenti ufficiali recentemente rinvenuti all’interno degli archivi dei servizi segreti».

L’incontro

L’iniziativa pubblica, che prenderà avvio a Palazzo Aldobrandeschi a partire dalle 17, vedrà Fasanella impegnato in un serrato dialogo con Daniela Castiglione, presidente della sezione dell’Anpi “Carla Nespolo”, Roberta Giorgi, referente di Libera, Michael Alexander Calì, dell’organizzazione Working Class Hero OdV, ed Elio Iruda,l del gruppo Agende Rosse “Peppino Impastato”, mettendo in luce le contraddizioni di tutti i falsi miti cavalcati dalla propaganda fascista, tra cui il patriottismo e la moralità, insieme a quelle verità celate che fanno del fascismo storico e del neofascismo il filo nero di congiunzione tra criminalità organizzata, influenze straniere e servizi infedeli contigui al cosiddetto “doppio Stato”.

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