Grosseto. A volte le parole non bastano. Per esprimersi, per comunicare, per trasmettere un senso, sostenere chi ha bisogno.
E allora cosa facciamo? Non ci perdiamo d’animo. Pensiamo a qualcosa di più immediato come le immagini, i colori, le forme. E perchè no, ai suoni o meglio alle note musicali. Sì, le note e le emozioni che ne scaturiscono.
Questo è il tema dell’incontro – organizzato da Emozion-Arti di Pasqualino Casaburi e condotto dall’insegnante, specializzata in musicoterapia, Alice Naso, in programma per mercoledì 31 maggio alle 18 alla galleria d’arte Il Quadrivio di Patrizia Zuccherini, con l’evento “Cos’è la musicoterapia“.
L’incontro
Alice parlerà degli effetti della musica e delle sue potenzialità. Tra queste quella del suo contributo significativo nel processo di guarigione.
“Da qualche tempo sentiamo parlare di musicoterapia e non possiamo farlo senza notare una sua più diffusa pratica, grazie ai presupposti medici, storico antropologici delle sue procedure, tali da attribuirle piena autonomia e credibilità nel proprio ambito di applicazione – afferma Gerardo Manarolo, noto psichiatra, psicoterapeuta, direttore dei corsi di musicoterapia dell’Apim, Associazione professionale italiana musicoterapisti -. Negli ultimi anni l’interesse per l’applicazione di modalità espressive non verbali (la musica, la danza, il colore e il segno) in ambito preventivo, riabilitativo e psicoterapeutico è progressivamente cresciuto. La problematicità della parola (capace di svelare, separare, ma anche di nascondere) e la disillusione nei confronti di una sua supposta onnipotenza (la parola che tutto sa e tutto può) hanno determinato una rinnovata attenzione per ciò che viene prima e dopo di essa (vale a dire per l’indicibilità originaria e per quella costitutiva del simbolo). Il superamento di una dimensione esclusivamente verbale contiene senz’altro istanze integrative (il recupero di un corpo dimenticato e stigmatizzato), ma anche il rischio della riproposizione rovesciata di una pericolosa antitesi mente/corpo (un corpo contrapposto alla psiche e l’idealizzazione degli aspetti sensoriali e percettivi). Il diffondersi di pratiche non convenzionali, integrative, a nostro parere, esprime la risposta ad una richiesta di accudimento, richiesta spesso disattesa nei trattamenti tradizionali, richiesta d’altra parte sovente sottesa da regressive attese miracolistiche. È comunque fuor di dubbio che una corretta progettazione d’interventi a carattere preventivo, riabilitativo o psicoterapico può fare riferimento anche a metodi e tecniche propri delle Arteterapie”.
Si parlera di musicoterapia, quindi, come argomento centrale dell’incontro, ma con uno sguardo aperto, come disciplina appartenente ad un ambito più esteso, quello dell’arte in genere. Parliamo di arteterapia e di una delle sue peculiarità. Quella di migliorare la qualità della vita di chiunque si trovi in difficoltà grazie ad un lavoro esercitato sulla personalità e sulla consapevolezza delle proprie emozioni. Alice in questo percorso di conoscenza sarà accompagnata dal musicista e percussionista Fabio Riccio.
Alice Naso ha ottenuto la qualificazione di terzo livello nel gennaio 2018.
Fanno seguito le partecipazioni a numerosi corsi di specializzazione, tra i quali spicca quello volto all’educazione e al seguimento dei bambini con disabilità down, da realizzare attraverso incontri esperienziali con la musica e la musicalità. Esperienze lavorative e collaborazioni con diverse realtà del territorio cittadino e provinciale come l’associazione Iron Mamme, l’associazione Chicchi d’Arte di Grosseto, asili nido per l’infanzia, la scuola Crossroads Music Lab Piombino. Ed anche la costituzione di vari laborator,i tra i quali quello vocale all’Istituto comprensivo “Manzi”, alla scuola media Leonardo da Vinci, al Cmm di Grosseto, alla Backstage Accademy di Bagno di Gavorrano,.
L’ingresso è libero e senza prenotazioni. Per informazioni: info@galleriailquadrivio.it