In occasione della ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto, l’artista fotografo Gaetano Mendola espone dieci opere fotografiche in una mostra dal titolo emblematico, “Auschwitz”, all’Archivio foto Gori, in viale Porciatti a Grosseto, con apertura venerdì 27 gennaio alle 18.30, L’esposizione sarà visitabile fino alle 21 di domenica 29 gennaio, con ingresso libero al pubblico.
Con questo lavoro composto da fotografie scattate nei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, Gaetano Mendola pone il suo punto di vista autoriale sulle tracce di un passato che ha segnato la storia dell’umanità. Le fotografie scattate in analogico con la tecnica del bianco/nero permettono di esprimere un’atemporalità che ben delinea la scelta dell’autore di portare, nel presente, frammenti di una storia senza tempo.
“Tre anni fa – racconta Gaetano -, insieme alla mia compagna di vita Serena, ho intrapreso un viaggio nella memoria per non dimenticare fino a che punto può spingersi la follia e la malvagità umana. La volontà di mettere in mostra gli scatti realizzati con la mia fida Hasselblad 500 c/m proprio il 27 gennaio, giorno in cui si celebra il Giorno della Memoria, è stata da me fortemente voluta e, grazie alla collaborazione con Archiviofotogori e Kansassìti, è stato possibile realizzarla. La scelta di scattare in analogico e di stampare mediante il procedimento di stampa al Platino e Palladio sono frutto di una mia ricerca sia autoriale che professionale, con l’intenzione di riportare la fotografia al suo aspetto artigianale. Il procedimento di stampa che ho scelto di effettuare su carta di fibra naturale cotone Hahnemühle Platinum Rag, è un procedimento che risale al 1873 – 1920 circa, dove la sostanza fotosensibile è appunto costituita da patino/palladio. Le stampe così realizzate hanno una durata nel tempo non solo superiore a quella delle stampe all’argento, ma paradossalmente anche a quella della carta su cui l’immagine è impressa. Le stampe vengono realizzate a contatto da negativo. Questa tecnica è considerata il punto di arrivo qualitativo nella stampa fotografica in bianco e nero”
Gaetano Mendola è fotografo professionista, nel 2009 si appassiona alle tecniche fotografiche antiche. Studia e frequenta workshop al centro fotografico Rodolfo Namias, unica realtà italiana che si occupa di riunire e preservare le tecniche fotografiche antiche. Frequenta i workshop di Gomma Bicromatata, Van Dyke e Stampa al Platino e Palladio. Autonomamente studia la stampa al Gomolio, la Cianotipia, la fotografia al Collodio umido e le tecniche di realizzazione dei negativi digitali: un mix tra antico e moderno che porta a realizzare degli internegativi con la stampante Ink Jet.
Durante la sua carriera espone vari lavori realizzati con le tecniche antiche, un lavoro sulle campagne maremmane e uno sull’isola di Pianosa, entrambi stampati con la tecnica del Van Dykee; inoltre, una serie di ritratti di grossetani realizzati con la tecnica del Collodio umido su lastra di vetro (Ambrotipo). Continua a studiare ed a seguire la sua passione per la fotografia del passato.
La mostra è curata da Monica Falconi.