Quest’anno la festa ebraica delle luci Chanukkah coincide con il Natale. Pertanto, Pitigliano il 25 dicembre festeggerà non solo il Santo Natale dei cattolici, ma anche la celebrazione religiosa ebraica, che dopo tanti anni viene riportata in piazza, grazie alla collaborazione tra associazione “La piccola Gerusalemme”, comunità ebraica di Livorno-Grosseto e Comune di Pitigliano.
L’appuntamento è il 25 dicembre, alle 16.15, in piazza Garibaldi, per completare l’accensione del candelabro ad otto luci (Chanucchià, nella foto) simbolo della festa che dura 8 giorni ed è iniziata la sera del 18 dicembre. Saranno presenti il Rabbino Capo della comunità ebraica di Livorno-Grosseto, Rav Avraham Dayan, l’amministrazione comunale, Elena Servi, presidente dell’associazione “La piccola Gerusalemme”. Parteciperà anche il vescovo della diocesi di Pitigliano, Monsignor Giovanni Roncari: “Insieme all’impegno diocesano per il dialogo e per le iniziative concrete ormai in essere da diversi anni anche a livello internazionale – afferma Monsignor Giovanni Roncari –, la coincidenza delle due feste fornisce un’occasione speciale per incontrarsi, pregare insieme e rinnovare il nostro impegno di amicizia e collaborazione“.
“Per il Comune di Pitigliano – aggiunge il sindaco Giovanni Gentili – è importante mantenere vive le tradizioni della cultura ebraica che sono parte integrante del patrimonio di Pitigliano.“
Chanukkah vuol dire inaugurazione o consacrazione ed è una festa che si collega ad un avvenimento particolare: “I greci seleucidi – spiega Elena Servi – erano un popolo di conquistatori che vivevano nell’area che corrisponde all’odierna Siria. Quando occuparono le terre degli ebrei, vollero imporre la loro religione politeista introducendo nel tempio le immagini degli dei. Per gli ebrei che credono in un solo Dio, spirito puro, i greci avevano commesso una profanazione. Un gruppo di ebrei, chiamati maccabei, guidati dal valoroso Giuda Maccabeo, si ribellarono e dopo una dura lotta durata tre anni, con l’aiuto di Dio, ebbero la meglio sui greci, riconquistando il tempio di Gerusalemme. Ma per riconsacrarlo, oltre a togliere le immagini degli idoli, avrebbero dovuto accendere la lampada perenne, che doveva ardere davanti al tabernacolo dove erano conservate le tavole della legge. Il sacerdote trovò nel tempio una sola ampolla di olio puro, che sarebbe bastata per accendere la lampada per un giorno, nonostante ciò, la luce durò 8 giorni dando così la possibilità ai sacerdoti di preparare altro olio. La festa Chanukkah dura appunto 8 giorni, per ricordare questo miracolo“.
Portare la festa in piazza è un modo per rendere partecipe tutta la comunità di Pitigliano: “Uno dei precetti relativi alla festa – spiega Rav Avraham Dayan, Rabbino Capo della comunità ebraica di Livorno-Grosseto – è infatti quello di rendere pubblico il miracolo dell’olio, segno di speranza per la libertà di tutti gli uomini, nel reciproco rispetto. Per questo si usa accendere i lumi al tramonto o più tardi, quando c’è ancora gente nelle vie, vicino alla finestra che si affaccia sulla strada. Da anni in tante piazze italiane i lumi vengono accesi in presenza di numerosi intervenuti, per ricordare a tutti che la libertà deve essere un bene comune ad ogni essere umano. Particolarmente significativo, peraltro avvenendo in uno dei giorni più importanti per il mondo cristiano, è che questa bella festa approdi nella piazza di Pitigliano, che per la sua storia, quale ‘Piccola Gerusalemme’, è da sempre considerata un esempio di città del dialogo”.