Mercoledì 3 agosto, alle 21.00, con la conferenza dal titolo “Spina etrusca. Città di mare. Cent’anni dalla scoperta“, l’archeologa Federica Wiel-Marin inaugura al Museo civico archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia la rassegna estiva “Archeologia sotto le stelle“.
La serata in piazza Vatluna sarà infatti dedicata, nel centenario dai primi ritrovamenti, all’antica città etrusca di Spina, fondata tra il 530 e 520 avanti Cristo a pochi chilometri dalla foce del fiume Po. La città ebbe perciò un carattere lagunare, con il vantaggio di offrire al suo porto un maggior riparo rispetto ad un affaccio marittimo diretto. Divenne così snodo fondamentale per il commercio della ceramica attica proveniente da Atene e fulcro dei commerci di materie prime come cereali, grano e sale, nonchè snodo viario privilegiato per lo smistamento delle merci su via fluviale in direzione del Nord-Europa.
Grazie al suo carattere di emporio, la città accolse una colonia di commercianti greci così popolosa che alcune fonti antiche si riferiscono a Spina come a una città greca in territorio etrusco, la cui ricchezza e prestigio sono testimoniati, sull’esempio di altri grandi centri del Mediterraneo, dall’erezione di un tempietto-tesoro presso il santuario di Apollo delfico.
Ad accomunare l’antica Spina con la nostra Vatluna non sono solo le origini etrusche e la vocazione economica portuale, pur in assenza di un affaccio diretto sul mare, ma anche le vicende legate alla scomparsa delle due città alla fine del mondo antico e alla loro riscoperta avvenuta solamente secoli e secoli più tardi.
Anche la ricerca dell’antica Spina tra le paludi del delta del Po fu infatti un vero giallo archeologico, che appassionò eruditi e studiosi fin dal Medioevo. Fu solo nel 1922, in modo del tutto casuale e inaspettato, che durante le operazioni di bonifica delle valli di Comacchio la comparsa di “terrecotte e bronzi di magnifica fattura greca” diede il via a questa eccezionale riscoperta.
Di Spina, Vatluna e dei punti di contatto tra queste città etrusche “affacciate” sui due mari, Adriatico e Tirreno, in compagnia dell’archeologa Federica Wiel-Marin e della direttrice del MuVet Simona Rafanelli, prenderà il via un bel viaggio sotto le stelle di pizza Vatluna.
A seguire visite guidate alla mostra evento “A tempo di danza. In armonia, grazia e bellezza” con le archeologhe dello staff del museo. Evento gratuito.
Prenotazione gradita al numero 0564.927241 (da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00) o all’indirizzo e-mail museo.vetulonia@comune.castiglionedellapescaia.gr.it.