La presentazione è doppia nel nuovo appuntamento con l’aperitivo letterario nel chiostro delle Clarisse.
Giovedì 28 luglio, alle 19, nella struttura museale di via Vinzaglio, a Grosseto, saranno protagonisti gli scrittori Sacha Naspini e Valentina Santini: presenteranno i loro romanzi “Le nostre assenze” (riedizione rivista e aggiornata di un libro pubblicato per la prima volta nel 2012) e “L’osso del cuore” (il debutto di Santini), entrambi editi da e/o.
Il biglietto d’ingresso costa 5 euro (ridotto a 3 euro per i soci di Fondazione Grosseto Cultura) con degustazione di vini della Fattoria San Felo e visita guidata alla mostra “Paesaggi di Toscana: da Fattori al Novecento”. È consigliata la prenotazione scrivendo a prenotazioni.clarisse@gmail.com o chiamando il numero 0564.488066. Sarà possibile, come sempre nei giorni e negli orari di apertura del museo, sottoscrivere o rinnovare la Grosseto Card, la tessera socio di Fondazione Grosseto Cultura. L’aperitivo letterario è un evento di Grosseto Città che legge.
Sacha Naspini (Grosseto, 1976) è autore di numerosi romanzi e racconti e collabora come editor e art director con diverse realtà editoriali. Tra le ultime opere pubblicate per e/o “Le case del malcontento”, “Ossigeno” e “Nives”. Con “Le nostre assenze” ha scritto un’autobiografia che narra in maniera bruciante i sentimenti intensi e contraddittori della prima adolescenza: «Due ragazzini trovano una tomba etrusca e decidono di scavarla di nascosto dopo la scuola. Cosa succede se alla fine un tesoro viene davvero allo scoperto? Qual è il suo vero valore? E quello delle persone che lo posseggono?».
Valentina Santini (1983), maremmana, è laureata in Psicologia. Collabora come editor e copywriter con alcune realtà editoriali. È co-sceneggiatrice della serie tv interattiva “Il confine di Moebius”. Scrive per il cinema. Il suo romanzo “L’osso del cuore” è una storia d’amore e morte ricostruita in un’ambientazione di fantasia, l’Italia del 1976 ispirata all’Argentina della dittatura militare, dove chi governa confina nei campo di concentramento i dissidenti. In questa cruda realtà nasce la storia d’amore protagonista del racconto.