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“Segni al Giglio”: conclusa la seconda edizione del festival dedicato a bambini e ragazzi

di Redazione
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Si è conclusa sabato 25 giugno con successo la seconda edizione di “Segni al Giglio”.

Il festival nato nel 2021 all’interno del progetto Giglio Isola del festival, quest’anno ha intrattenuto e divertito famiglie, adolescenti, operatori nazionali ed internazionali, con dieci giorni di spettacoli e laboratori nei più suggestivi luoghi. 

Quest’anno, oltre ad un’offerta più prolungata, il festival ha coinvolto diversi luoghi dell’isola, valorizzando gli angoli più pittoreschi con eventi che ben si sono integrati con il panorama valorizzando l’identità dell’isola senza disturbarla con scenografie invasive. 

Alcuni eventi hanno condotto il pubblico, genitori con bambini anche piccolissimi, nel marsupio, insieme ai fratelli più grandi pronti ad accendere le torce dopo il tramonto, in passeggiate attraverso i sentieri ascoltando in cuffia narrazioni che valorizzavano sia la storia dell’isola sia i suoi meravigliosi panorami, su a Castello e giù al Campese.

Il format di successo delle ”Favole della Buonanotte” – sperimentato nel 2021 – ha cullato, fra il rumore delle onde e la narrazione in cuffia di storie di re e regine, spettatori e spettatrici e anche adulti sdraiati sui lettini in riva al mare dopo il tramonto. “Quest’anno l’isola grazie agli eventi del festival ci ha parlato e portiamo a casa il sapore di una vera avventura. Ci dispiace solo dover aspettare 12 mesi per scoprire quali altre storie ci racconterete!”, uno dei tanti messaggi ricevuti al numero di biglietteria via whatsapp. “Segni al Gigli£o non offre solo spettacoli per bambini e bambine, ragazzi e ragazze e ragazzi, ma, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, è anche un progetto di inclusione sociale che integra un percorso di sviluppo di offerta turistica per un nuovo target di destinazione: gli adolescenti intesi come ragazzi e ragazze dai 15 ai 25 anni. 

Un’offerta culturale che propone non l’intrattenimento rumoroso, da discoteca ma percorsi capaci di sviluppare rispetto e attenzione per l’ambiente, per la cultura, per l’altro, cosa che al Giglio risulta particolarmente facile grazie al potere della bellezza di attivare rispetto.

“Educare alla bellezza le nuove generazioni può essere la chiave per sviluppare comportamenti più sostenibili”: ha dichiarato una dei 15 adolescenti che hanno partecipato alla settimana di trekking culturale prevista dal festival per il gruppo di giovani provenienti da tutta Europa. L’obiettivo di fare del Giglio una destinazione di turismo culturale è sempre più vicino poiché al festival erano presenti operatori turistico culturali provenienti da Norvegia, Belgio, Francia e Lituania che sono stati piacevolmente colpiti dal format della Teen Accademy, il cultural summer camp per adolescenti proposto all’interno di “Segni al Giglio”. Ma il festival ha ospitato anche spettacoli internazionali molto ammirati sia dai gigliesi che dai turisti italiani e internazionali poiché, quando non erano solo visivi, tutti gli incontri erano disponibili in cuffia con traduzione per turisti e ospiti stranieri.

La piazza dei Lombi ha ospitato narrazioni e teatro di figura con La Baracca Testoni Ragazzi e l’artista belga Sophie Hames, il campo sportivo dell’associazione San Rocco si è trasformato in un palcoscenico per spettacolo di circo contemporaneo con la Brigade de De Pollution. La piccola spiaggetta del porto e la piazza della Cisterna al Castello hanno ospitato autori per bambini di fama internazionale, quali Enne Koens e Federico Taddia in dialogo con Gherardo Felloni. La compagnia lituana Dansema ha proposto un percorso tattile per bambini dai 3 mesi ai 6 anni, che molti adulti hanno potuto percorrere bendati poiché nasce come progetto all’insegna dell’inclusione e accessibilità, finanziato dal fondo Perform Europe e creato per spettatori ciechi. 

L’evento è stato possibile grazie al supporto di tanti cittadini e cittadine del Giglio che si sono ingegnati per dare una mano in mille modi, di Maregiglio, Associazione San Rocco, ProLoco Isola del Giglio, l’Acciuga di Giglio Porto, Hotel la Lampara, Hotel Monticello, Cooperativa Laudato Sii, gli operatori del 118 della Misericordia, e gode del patrocinio nazionale di Unicef. Le organizzatrici Cristina Cazzola, Monica Colella e Elisabetta Girolami, di Segni d’infanzia associazione, e il Comune del Giglio stanno già dialogando per immaginare una terza edizione sempre più adatta a valorizzare le potenzialità – anche fuori stagione –  dell’isola nella sua identità come destinazione culturale.

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