Sabato 28 maggio, alle 18, alla bilbioteca di storia dell’arte di Montemerano, è in programma una conversazione di Ersilia Agnolucci dal titolo “Niki de Saint Phalle – Tutta la vita in un giardino“.
Che cosa è il Giardino dei tarocchi, se non il punto di raccolta di un’intera esistenza? Una cava dismessa, che restava nel paesaggio selvaggio della Maremma, al confine con il Lazio, come una ferita della terra, è risorta negli anni, grazie alla spinta creativa e alla energia immaginifica di una donna che, per appartenenza culturale e generazionale, ha sempre intrecciato l’arte con le vicende della vita. Quel posto silente ha accolto per circa un ventennio un cantiere in progress, divenendo alla fine un teatro degli opposti, con giganti dai colori sfacciati. Niki de St. Phalle si è impossessata di un luogo, apparentemente neutro, e ne ha fatto un giardino tutto per sé, consapevole che, nel lasciarlo a noi, ciascuno avrebbe potuto scoprirvi nessi e viaggi emozionali del tutto soggettivi.
Aretina di nascita, Ersilia Agnolucci vive da molti anni ad Orbetello, dove insegna Storia dell’arte nel locale liceo. Si è occupata di didattica museale con programmi di formazione per docenti, ha al suo attivo la curatela di alcune mostre in Toscana e numerose pubblicazioni su argomenti dell’arte e dell’architettura tra Ottocento e Novecento.