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“Progetto Monte Leoni”: una conferenza per illustrare le nuove scoperte archeologiche

di Redazione
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Monte Leoni continua a sorprendere.

Il team di ricercatori e volontari della Società naturalistica speleologica maremmana, rappresentata dal suo presidente Carlo Cavanna, dell’associazione archeologica Odysseus e dell’associazione Progetto Heba, sotto il coordinamento del funzionario della Soprintendenza Abap di Siena, Grosseto e Arezzo e coordinatore del “Progetto Monte Leoni” Paolo Nannini, dal 2018 sta esplorando le fitte boscaglie sulle pendici di Monte Leoni per mappare le numerose testimonianze archeologiche che solo in parte erano già note: il “Castelliere” sulla sommità del monte e tratti dei cosiddetti “Murali”, ovvero muraglie megalitiche a secco, spesse in molti casi fino a 4 metri di origine e funzione ancora ignota.

Si parlerà di questo tema sabato 21 maggio, alle 16.30, nella sala polivalente del centro civico di Sticciano Scalo in una conferenza con proiezioni video su alcuni argomenti relativi al “Progetto Monte Leoni” e alle ultime scoperte in questo territorio.

Dopo la documentazione e la mappatura di oltre 20 chilometri degli enigmatici “Murali” megalitici, ora il team intende portare all’attenzione degli archeologi e della cittadinanza un’interessante area di tumuli, circoli di pietra e menhir abbattuti. Quasi certamente ci troviamo di fronte ad un’antichissima necropoli preistorica, mai segnalata in precedenza.

Si tratta di numerosi tumuli in pietra limitati da circoli, concentrati sul crinale del “Poggio di Valdiloria“, nei pressi di Sticciano, nel comune di Roccastrada. La peculiarità di queste probabili sepolture, sicuramente precedenti al periodo etrusco/romano, è determinata dalla presenza in diversi casi di lunghe pietre appuntite, accanto ad alcuni circoli, ora distese a terra, ma una volta erette, anche a coppia, a segnalare probabilmente la sepoltura e forse anche il rango del defunto. Queste lunghe pietre vengono definite “Menhir” (dal bretone men “pietra”, e hir “lungo”) e sono stati segnalate anche in certe necropoli della Sardegna e nel sud della Corsica, ovvero di fronte alla costa toscana al di là del Tirreno. In Sardegna, in particolare, lo scavo della necropoli di “Li Muri” in Gallura ha permesso di datarla al Neolitico Medio: periodo che va dal 4000 al 3400 a.C. La scoperta e lo studio della necropoli di Valdiloria potrà portare ad approfondire le ricerche relative alla storia delle popolazioni che occupavano la Toscana prima degli etruschi. Un intervento del dottor Massimo Cardosa, eminente archeologo studioso dell’età del Bronzo nell’Etruria meridionale, fornirà notizie su necropoli e muraglie individuate nella zona del Lamone nel viterbese, similari alle nostre.

Un secondo argomento che verrà trattato nella conferenza sarà relativo alla scoperta su Poggio alle Vipere, sempre vicino a Sticciano, di quella che può essere definita un’area destinata alla fabbricazione di macine in pietra. Probabilmente la presenza di affioramenti naturali di un tipo di roccia adatto allo scopo ha fatto sì che qualche gruppo di scalpellini del passato si fosse insediato nel sito per fabbricare in quantità macine di piccole dimensioni per un uso domestico. Naturalmente molte si spezzavano durante la lavorazione e venivano quindi lasciate sul posto dove, di recente, sono state rinvenute durante una ricognizione.

“Il territorio del comune di Roccastrada non finisce mai di stupire – dichiara l’assessore Emiliano Rabazziperché numerose sono le emergenze storiche, architettoniche, ambientali e naturalistiche che ne costituiscono una vera e propria ricchezza. A nome dell’amministrazione comunale rivolgo un doveroso ringraziamento a chi, come in questo caso, contribuisce a far conoscere quelle che sono le peculiarità del territorio. Nello specifico sono convinto che il ‘Progetto Monte Leoni’ riserverà ancora molte sorprese che sapientemente il team di ricercatori e volontari della Società naturalistica speleologica maremmana, l’associazione archeologica Odysseus e l’associazione Progetto Heba, sotto il coordinamento della Soprintendenza Abap di Siena, Grosseto e Arezzo, sapranno far emergere“.

Alla conferenza, resa possibile grazie all’interesse e alla disponibilità del Comune di Roccastrada, della Pro Loco e degli Usi Civici di Sticciano, seguiranno, sempre gratuitamente, domenica 22 maggio, alle 9.00, due possibili visite guidate, una alla necropoli di Valdiloria e una più impegnativa al Poggio alle Vipere. In entrambi i casi è raccomandata attrezzatura da trekking e, per l’avvicinamento, mezzi preferibilmente fuoristrada. Appuntamento alle 9 nel piazzale davanti al “Bar Sport” di Sticciano Scalo.

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