“Non al denaro, non all’amore, né al cielo”, quinto album pubblicato da Fabrizio De André, rappresenta una delle più importanti e celebri raccolte dell’artista genovese.
Il lavoro, che trae ispirazione dall’opera “Antologia di Spoon River” (1915, traduzione 1943) di Edgar Lee Masters, è a tutti gli effetti un affresco corale in cui si mostrano scorci di esistenza di tutti quegli uomini e quelle donne che riuscirono ad essere, nella miseria o nella fama, qualcuno in vita.
Un’operazione, quella di Masters prima e quella di Faber poi, che guarda e analizza le sfaccettature dell’anima, le passioni proibite, l’ambizione alla salvezza, l’amor proprio.
Di tutto questo si è trattato sabato 7 maggio, all’intero della suggestiva Sala d’Onore del palazzo della Giarda di Finanza di Grosseto, e nuova vita è stata infusa a quei personaggi che dormono sulla collina della piccola città di Spoon River. Merito di Alberto Napolitano (in arte Napo) e dell’Alter Echo String Quartet (Marta Taddei, primo violino, Naomi Kamaras, secondo violino, Roberta Ardito, viola, Rachele Rebaudengo, violoncello), al loro debutto con il concerto “Faber libera tutti!”.
Una performance che nasce dalla parola, attraverso la lettura di brani tratti direttamente dal testo, per farsi musica, con gli arrangiamenti creati dal maestro Raffaele Rebaudengo, e tornare ad essere parola – perché in Faber ogni sillaba ha un suo peso specifico – grazie all’interpretazione di Napo che ha regalato al pubblico un’interpretazione interamente sentita e rispettosamente misurata.
L’esibizione non ha però riguardato solo il concept album, ma ha toccato la biografia artistica dello stesso Faber e brani manifesto del cantautorato italiano.
“Il pescatore”, (1968), “Hotel Supramont”e (1981), “Sidùn” (il brano, su cui occorre soffermarsi, è tratto dall’album “Creuza de mä” del 1984; fu scritto da De André durante i massacri compiuti nel corso della guerra civile in Libano e racconta con infinito strazio il canto di un padre per il figlio morto; testo terribile e reale poiché indissolubilmente legato anche a questo nostro presente storico), “La libertà di Giorgio Gaber” (1973), “Il disertore” (scritto da Boris Vian e reso ancora più celebre da Ivano nel 1992).
Il concerto fa parte della rassegna musicale “La voce di ogni strumento” e si è tenuto, come accennato, all’interno della Sala d’Onore nel palazzo della Finanza, che per la prima volta è stata aperta per ospitare un evento del genere. Grazie alla collaborazione delle Fiamme Gialle di Grosseto e del Comandante Cesare Antuofermo, il pubblico ha potuto conoscere, attraverso il tramite della musica, un inedito e suggestivo luogo della città.
«Il concerto è stato un evento di grande valore artistico, comunicativo e sociale – ha affermato il Comandante Antuofermo -. La possibilità di aiutare persone più bisognose tramite la bellezza della musica e la grande professionalità degli artisti è per la Guardia di Finanza un vero sincero onore. Auspichiamo di poter proseguire con queste esemplari iniziative e di continuare a far fruire lo splendido e storico salone d’onore del nostro palazzo a tutta la cittadinanza».
Si conferma nuovamente il sostegno delle Forze dell’Ordine alla cultura e l’impegno a mantenere sempre vivo e attivo il dialogo con il territorio e le sue realtà.
«Ringrazio il Comandante Antuofermo per aver messo a disposizione un ambiente così unico. È per noi una grande soddisfazione far conoscere attraverso la musica i luoghi della città – ha dichiarato Gloria Mazzi, presidente di A.Gi.Mus. -. Siamo davvero orgogliosi che il debutto di “Faber libera tutti!” sia stato all’interno del cartellone “La voce di ogni strumento”; la rassegna ha un’anima solidale, è bello riuscire a far passare questo messaggio attraverso il linguaggio universale della musica. Un ringraziamento alle autorità presenti: il presidente del Consiglio comunale di Grosseto Fausto Turbanti, il Comandante del Savoia Cavalleria Colonnello Domenico Leotta, per il 4° Stormo, il Tenente Colonnello Santocchini, per il Cemivet, il Tenente Marco Bigozzi, e alle associazioni onlus Aism, Avis, Admo, Compassion, La Farfalla e Aipamm».
Prossimi appuntamenti:
- il 19 maggio, alle 18.00, al Polo Bianciardi: rassegna “Giovani in musica”, Edoardo Fulginei pianoforte solo;
- il 16 giugno, alle 21.00, al Teatro degli Industri, primo appuntamento della rassegna “Attraverso i suoni”, con l’esibizione del Quartetto Cherubini, uno dei 12 vincitori del progetto;
- il 25 giugno, alle 17.30, al 121° Squadriglia a Poggio Ballone, Gnu Quartet in concerto, sempre per la stagione “La voce di ogni strumento”.
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