“Shadowban, arte oltre le linee guida” è il tema del nuovo appuntamento della rassegna “Corrispondenze” nella chiesa dei Bigi di Grosseto, in programma giovedì 18 aprile alle 18.
L’evento – che vedrà, come di consueto, l’arte contemporanea incontrare l’arte – sarà dedicato alle opere dei fotografi Francesca Bianchi e Marco Simi; condurrà Riccardo Innocenti, dell’associazione “Grow”. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro (ridotto a 3 euro per i soci di Fondazione Grosseto Cultura) e dà diritto a visitare l’intero Museo Luzzetti; a tutti sarà offerta una degustazione di vino della Fattoria San Felo (per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 0564.488066 o scrivere a prenotazioni.clarisse@gmail.com). Nell’occasione sarà possibile sottoscrivere o rinnovare la Grosseto Card, la tessera socio di Fondazione Grosseto Cultura.
«Il nuovo incontro del ciclo “Corrispondenze” – spiega il direttore del Polo culturale Le Clarisse, Mauro Papa – vedrà ospiti i due fotografi Francesca Bianchi e Marco Simi, entrambi residenti a Grosseto, ma attivi in tutta Italia. Il loro soggetto d’elezione è il nudo artistico e per questo le loro foto sono state più volte rimosse dai social e i loro account cancellati. Infatti, porteranno in Clarisse un’installazione con due grandi nudi che possono stare in un museo, ma che non possono comparire sui social. L’intervento artistico ideato da Francesca e Marco nasce dalla volontà di materializzare l’esperienza astratta del conflitto con la burocrazia dei social, ponendola sotto gli occhi del pubblico, la cui partecipazione alla censura evoca l’accettazione delle linee guida della community da parte degli utenti».
Nel corso dell’incontro – oltre che della pratica artistica dei due fotografi – si parlerà proprio del ruolo dei social, della censura, della libertà d’espressione e della mancanza di spazi.
Francesca Bianchi (1994) ha cominciato a interessarsi della fotografia negli anni universitari, posando prima come soggetto e poi passando dietro l’obiettivo. Nella fotografia di nudo ha visto un potente veicolo di espressione della propria voce interiore, restando sempre fedele ai concetti di libertà del corpo e di fusione della figura umana con la natura. Il suo progetto, ancora in divenire, racconta il dialogo tra artista, ambiente e soggetti, alla ricerca di una dimensione tanto reale quanto onirica, materiale e spirituale.
Marco Simi (1982) si è laureato in Storia contemporanea a Pisa, dove ha maturato un profondo interesse per la fotografia minimalista e analogica. Tornato in Maremma nel 2018, ha conosciuto quella che diventerà la sua compagna nella vita e principale fonte di ispirazione per un nuovo viaggio nel ritratto e nella fotografia di nudo. È proprio grazie ai lavori fotografici di Francesca Bianchi che scopre un entusiastico interesse per l’essere umano, per il corpo, per il complicato rapporto tra persona e ambiente, tra corpo e società, tra libertà espressiva e convenzioni sociali.