Esce oggi “Il mondo senza noi” il nuovo singolo de “I matti delle giuncaie”, gruppo hard folk maremmano, girato nel Parco naturalistico geotermico delle Biancane.
Domenica 10 aprile, alle 21.30, “I matti delle giuncaie” saranno in concerto dal vivo al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica per il primo concerto del nuovo tour.
Biglietto (posto unico) al costo di 8 euro.
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Ospiti dell’evento il Borrkia e Filippo Rootman Fratangeli (Quartiere Coffee). In apertura il live di Filippo Menzioni.
Da oggi è disponibile in esclusiva sulla piattaforma Bandcamp (al costo di 1,50 euro) “Il mondo senza noi”, il nuovo singolo della band hard folk maremmana. Il brano anticipa il quinto album che verrà pubblicato a giugno dall’etichetta Salty Music la quale cura anche l’imminente tour.
“Il mondo senza noi” è una canzone concepita durante il primo lockdown da Covid-19 e risente di un periodo per tutti difficile, ma la sorte si è accanita e il brano viene rilasciato in concomitanza di una situazione ancora più drammatica cioè un conflitto che vede soffrire vittime innocenti.
“Ma ti immagini un mondo senza noi?” – recita il testo scritto da Lapo Marliani e Francesco Ceri – provocando l’ascoltatore e favorendo la riflessione: “Sarebbe un mondo senza guerra, senza inquinamento, senza sofferenza?“.
Sul finale il videoclip lancia una risposta, un noi gigantesco scritto con tanti strumenti musicali nel bel mezzo della maestosità del Parco naturalistico geotermico delle Biancane (nel Comune di Monterotondo Marittimo), a ricordarci che solo insieme possiamo risolvere i problemi che oggi affliggono il mondo.
“Il brano, e buona parte del prossimo album, è nato durante il primo lockdown – racconta Lapo Marliani, voce e chitarra della band -. Quello che ci ha colpito di più di quell’assurdo periodo era il non potersi vedere, ma solo immaginare: il mondo esterno senza noi umani. Siamo sicuri che un mondo senza umani non se la passi meglio? In un periodo in cui esibirsi in concerto era proibito, è stato anche un’occasione per riflettere sul nostro ruolo di artisti all’interno della società. Pensiamo che gli artisti debbano non solo intrattenere, ma anche lanciare spunti di riflessione, magari ridendo del problema definendolo ‘ridicolo come un tentacolo’ oppure chiedendosi, a parte noi umani, ma “chi se ne frega poi dell’Homo Sapiens?’“.
La band
Quattro matti che nelle fredde sere d’inverno e nelle calde notti d’estate folleggiano a tutte corde per un viaggio intorno al mondo con chitarre e mandolino. Dal tango alla rumba, dal cancan alla suite, cantando a squarciagola “iappappà!” accovacciati sulla spiaggia vicini alle giuncaie. La band è formata da Lapo Marliani, Francesco Ceri, Simone Giusti e Mirko Rosi che costituiscono i suoni, i cori e le voci matte della band regina dell’hard-folk maremmano.
Tutti e quattro animatori di una patchanka che miscela il rock, la musica gitana, il folk e quella cantautorale al fine di ribadire il motto “divertirsi suonando”.
Il gruppo viene alla luce con un primo “atto matto”: tre pezzi per la colonna sonora del Dvd “Salviamoci” (Carta/Cantieri Sociali) dagli strani titoli: “Canapone”, “Il Ballo delle Canapa” e “Sweet Canapa” (tutti e tre presenti nel primo disco “Iappappà”).
Da quel momento in poi “I matti delle giuncaie” hanno suonato in ogni tipo di struttura o luogo. Si rammentano innumerevoli concerti tra centri sociali, live club (anche internazionali), pinete sul mare, paesini sperduti, con i Gogol Bordello a Pisa, con gli amici al Congo Bar, con i Modena City Ramblers, sulla barca in palude, con l’energia spagnola di Muchachito Bombo Infierno, su una collina ventosissima, con Marco Calliari in Quebec, in mezzo alla gente, al Sacro Cuore a Parigi, a Berlino, in Sicilia, in mezzo alla neve, con la Bandabardò un sacco di volte e in tanti altri posti strani o convenzionali in giro per il mondo.
Band che dall’underground è riuscita a conquistare l’Italia e che suona regolarmente in giro per l’Europa ed il Nord America.
Cinque dischi all’attivo, “Iappàppà” del 2010, “Cignal Patchanka” del 2014, “Noi non siamo stanchi” del 2016 (VRec), “Matti Live” (VRec) e il penultimo nel 2019 dal titolo “Ethic” (Vrec).
Hanno collaborato discograficamente con Enrico Erriquez Greppi, Francesco Fry Moneti, Eugenio Bennato, Marco Calliari, Michele Lombardi, Fred Peloquin, Riccardo Brizzi, Candida Nieri e molti altri.