Giovedì 14 ottobre, alle 17, nella sala conferenze del Museo di storia naturale di Grosseto, in strada Corsini 5, la professoressa Vera Giommoni terrà la conferenza “Divina Commedia e immaginario figurativo” per illustrare il rapporto tra immagini pittoriche e versi danteschi.
Due sono stati gli itinerari dell’immaginario figurativo all’interno della Divina Commedia, a commento della capacità di Dante di pensare per immagini e di trasformare le immagini in pensiero, secondo l’ottica immagine/idea medievale.
In primo luogo Dante, attento osservatore di ogni forma d’arte e disegnatore egli stesso, aveva forgiato la propria sensibilità sulle immagini evocative delle basiliche ravennate e dei manoscritti miniati, dall’altissimo contenuto simbolico, ricorrente in tutte le manifestazioni artistiche del contesto storico-culturale dell’epoca.
L’esperienza sensibile ha fornito materia figurativa poetica alla sua ispirazione.
Al contempo, le parole dei canti danteschi divennero simboli, quasi corporei, dalla massima suggestività, grazie alle restituzioni pittoriche che molti artisti ne hanno dato nel corso della storia dell’arte, incarnando l’immaginario collettivo del proprio contesto storico-culturale.
La conferenza fa parte delle iniziative organizzate dal comitato celebrativo “La Maremma per Dante” per rendere omaggio alla grandezza dell’opera dantesca a settecento anni dalla morte dell’autore. Per accedere alla sala conferenze è necessario munirsi di green pass e mascherina.
Vera Giommoni
Nata a Scansano, risiede a Castiglione della Pescaia. Ha conseguito le lauree in Architettura, a Venezia, e in Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo (Dams) a Bologna. Ha svolto attività di architetto e si è dedicata all’insegnamento presso vari Istituti.
Ha partecipato, saltuariamente, all’attività didattica del Dams di Bologna. Attualmente tiene attività seminariali in vari centri culturali e ne proprio spazio-laboratorio “Ipposarte” a Grosseto, dove accoglie anche laboratori artistici.
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