Il campus creativo Dune – Arti paesaggi utopie, a cura di Giorgio Zorcù di Accademia Mutamenti, si terrà dal 14 al 19 settembre nell’azienda agricola La Femminella, a Principina a Mare, all’interno del Parco della Maremma: artisti di varie discipline creeranno installazioni e performance di teatro, musica e danza ispirati alla filosofia di arte nella natura. Creazioni che si potranno ammirare il 19 settembre, quando il campus sarà aperto al pubblico dalle 11 alle 23 (si arriva percorrendo via del Luccio, a lato del distributore Esso sul viale principale di Principina); il programma della giornata e gli artisti presenti saranno resi noti nei prossimi giorni.
La prima prestigiosa presenza di Dune 2021 è quella dell’Accademia sull’Arte del Gesto fondata da Virgilio Sieni che, attraverso il coinvolgimento delle persone, fa riscoprire e rielaborare poeticamente la semplicità dei gesti del vivere quotidiano. Per Dune il tema diventa quello del rapporto con la natura, e nello specifico con gli alberi e le loro chiome: “Tattilità delle chiome” è il titolo del laboratorio di danza che sarà curato da Giulia Mureddu, assistente storica di Virgilio Sieni. Cinque gli incontri, adatti a tutte le età. Sono aperte le iscrizioni: la partecipazione è gratuita, ci si può iscrivere chiamando il 329.0116001 o scrivendo una mail a info@accademiamutamenti.it. Gli incontri si terranno il 14, 15, 16, 17 e 18 settembre dalle 17 alle 19. L’appuntamento della prima giornata è al Casale Santo Stefano (strada provinciale Trappola 166); successivamente ci si sposterà nell’area naturale interessata, all’interno della Femminella, dove si terrà la performance finale il 19 settembre alle 17.
Con grande semplicità i partecipanti saranno accompagnati all’apprendimento di sequenze di movimento, utilizzando il proprio corpo come strumento di conoscenza e relazione con la pianta. La sequenza diverrà rito collettivo dove ogni interprete è responsabile dell’altro e partecipa della relazione. Le pratiche proposte vogliono approfondire l’ascolto verso gesti primari come il camminare, far cadere un braccio, toccare terra, coricarsi, osservare la luce, l’aria, le forme e il frastagliamento dei dettagli. I partecipanti saranno accompagnati al movimento utilizzando il proprio corpo come strumento di conoscenza e relazione con la natura, creando varchi di conoscenza inaspettati verso di noi, l’altro e lo spazio che ci circonda. “Tattilità delle chiome” diventa una palestra all’aperto per l’approfondimento del gesto non produttivo ma meditativo; un luogo poetico viene creato insieme, in una ritualità collettiva che rivela il potenziale liberatorio, simbolico e poetico del gesto.