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Grande successo per il San Rocco Festival: al via la seconda fase del progetto

di Redazione
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Teatro, danza, musica e arti visive per un mese di eventi tra Marina di Grosseto e Principina a Mare.

La seconda edizione del San Rocco Festival, che si è aperta il 24 luglio con il concerto di Musica da Ripostiglio e un omaggio a Zomba, si è conclusa il 25 agosto con una prima nazionale: “L’amor che move” con Sara Donzelli e la Banda Improvvisa diretta da Orio Odori.

Diretto da Giorgio Zorcù, il festival è nato lo scorso anno mettendo insieme le energie organizzative e creative della Pro Loco di Marina e Principina e di Accademia Mutamenti, con il sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune di Grosseto e di molte aziende del territorio. Di fondamentale importanza è il sostegno al festival di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, oltre a quello di molti sponsor locali, primi fra tutti Banca Tema, Farmacia Zuccheri e Vivaio Principina; Rrd Roberto Ricci Design ha dato il proprio contributo per la realizzazione dello spettacolo “Ventimila leghe sotto i mari”.

Quest’anno è arrivato un importante riconoscimento da parte del Ministero della cultura: il San Rocco Festival è tra i 17 nuovi festival multidisciplinari di interesse nazionale, e avrà accesso ai contributi 2021 del Fus (Fondo unico per lo spettacolo). Il progetto, presentato al Ministero della cultura e risultato vincitore, comprende oltre al San Rocco Festival anche il campus creativo Dune – Arti, paesaggi, utopie, a Principina a Mare, nell’azienda agricola La Femminella, all’interno del Parco della Maremma: una residenza, dal 14 al 18 settembre, di artisti di diverse discipline per produzioni nella natura: performance, video, foto, installazioni che si potranno ammirare domenica 19 settembre dalle 11 al23 (si arriva percorrendo via del Luccio, a lato del distributore Esso sul viale di Principina).

«Sono molto contento – commenta Giorgio Zorcù, direttore del San Rocco Festival – per la qualità del programma che abbiamo proposto in questa seconda edizione, più meditata e salda della prima, che era nata in poco tempo, e per la risposta del pubblico, che ci ha regalato ben 5 tutto esaurito su 14 giornate di eventi. Si sono creati legami più stretti con la comunità di Marina, con la popolazione che ha partecipato alle serate, con i volontari che hanno aiutato lo staff, con le attività che hanno sponsorizzato il festival e lo hanno sostenuto non solo economicamente, ma anche con iniziative: dalla Gondoletta che ha ospitato la mostra di Orfeo, al Bagno Moderno con le fiabe per bambini, ai molti esercenti che hanno allestito la via principale il 16 agosto in onore di Capitano Nemo per lo spettacolo “Ventimila leghe sotto i mari”. È un festival che, nonostante un budget limitato, offre una elevata qualità artistica, che sa accogliere i suoi protagonisti con cura, e questo ha generato un circuito virtuoso anche col mondo degli artisti. Ci sarà la terza edizione: il successo di un festival si capisce quando finita una stagione si pensa già alla successiva».

Sul palco si sono alternati artisti famosi e giovani emergenti, la rielaborazione di memorie del territorio, nuovi format di grande potenza espressiva, recital. Anche quest’anno uno spazio speciale è stato dedicato ai bambini con la lettura di favole, dalle “Mille e una notte” alle “Fiabe italiane” di Calvino, accompagnate da una animazione creativa con Sara Donzelli. Tante le collaborazioni, dalla Scuola Normale di Pisa per uno special su Dante curato dallo stesso Zorcù, che ha toccato Marina come altri 40 luoghi in tutta la Toscana, alle istituzioni culturali grossetane Maam e Fondazione Grosseto Cultura, fino ad alcune eccellenze locali: con il Grey Cat Jazz Festival si conferma la collaborazione nata nel 2020; nuovi invece gli incontri con EdicolAcustica per una sfida creativa che ha dato vita alla bella serata dedicata a Lucio Dalla, diventata una vera e propria festa popolare, e con l’Archivio delle tradizioni popolari della Maremma con cui si è ripercorsa la storia di Principina in parole, musica e immagini.

Tre gli spettacoli dedicati ai 700 anni dalla morte di Dante, “Inferno Novecento” con David Riondino e Sandro Lombardi, “Lo zoo di Dante”, con la compagnia Sacchi di sabbia, e il gran finale con “L’amor che move”. Il pubblico ha applaudito capisaldi del teatro, Marco Baliani e il suo trentennale “Kohlhaas”, l’intervista impossibile a Shakespeare con la compagnia Sotterraneo, il videomapping poetico “Ventimila leghe sotto i mari” di Roberto Abbiati, il Workcenter di Jerzy Grotowski con Mario Biagini e Felicita Marcelli, la danza contemporanea con la compagnia Xe.

«La seconda edizione del San Rocco Festival – osserva Loretta Teresini, presidente della Pro Loco di Marina e Principina – ha avuto ancora più ricerca, corpo e spessore della prima. Nonostante le incertezze della pandemia, siamo riusciti a organizzare un festival multidisciplinare che ha saputo conquistare pubblico e istituzioni. La Pro Loco è molto soddisfatta del risultato ottenuto. Ringraziamenti vanno all’amministrazione comunale, al direttore artistico Giorgio Zorcù, agli sponsor e a tutto lo staff professionale o volontario per la riuscita del festival che valorizza tutto il nostro territorio».

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