“Sara Bartolini. Percorsi nelle anime“ è la prima mostra personale dell’artista Bartò, che per l’occasione presenta al pubblico la serie dei lavori più introspettivi e più vicini alla sua ricerca personale e artistica.
Nata a Pescia, Sara Bartolini esplora tenacemente e approfonditamente il mondo delle emozioni umane per mezzo della pittura astratta. L’olio, l’acrilico e la cera sono gli strumenti principali con cui l’artista decide di tradurre il suo mondo interiore in materia ed energia vitale. Partendo dai presupposti della psicologia dei colori, le esplosioni cromatiche e di luce diventano gioco, comunicazione ed espressione degli effetti mentali ed emotivi dell’artista. L’evasione si presenta come la vera liberà universale che conduce la propria anima a trovarsi in un continuo stato evolutivo di cui Sara Bartolini cerca di coglierne i momenti salienti: la nudità del proprio io, l’introspezione dell’essere, il desiderio e la spinta universale verso le connessioni interpersonali. Nel mondo contemporaneo in cui gli eventi si susseguono velocemente, l’essere umano non ha tempo di fermarsi e conoscere sé stesso. Bartò vuole comunicare al suo pubblico che il senso di smarrimento ancestrale davanti alle esperienze e alle prove della vita è un qualcosa di collettivo.
La mostra “Sara Bartolini. Percorsi nelle anime”, curata dalla ricercatrice e critica d’arte Francesca Della Ventura, si terrà dal 17 al 31 agosto presso il complesso monumentale di Porto Ercole, il Forte Stella. L’artista ha desiderato particolarmente tenere la sua prima personale in questo luogo che da secoli desta lo stupore del visitatore.
Simbolicamente il Forte Stella rappresenta nel suo percorso artistico e personale un punto di arrivo, ma anche di partenza. Bartò invita chi avrà modo di visitare la sua mostra ad intraprendere lo stesso cammino introspettivo che, per mezzo delle opere esposte, può portare ad una riflessione e ad una messa in discussione sul proprio posto nel mondo e sul senso della dualità corpo/anima, oltre che ad una maggiore consapevolezza di chi si é. Se è vero che, come affermava Platone, l’anima può essere veramente libera solo svincolandosi dalla prigionia del corpo, altrettanto è vero che la pittura rompe i legami con il mondo materiale e consente di percepire entrambe, l’anima e la libertà.