Sarà inaugurata venerdì 23 luglio, alle 18, con una cerimonia pubblica in piazza Giuseppe Garibaldi, la riapertura del Museo archeologico “Giovannangelo Camporeale” di Massa Marittima, dopo il restyling attuato dall’amministrazione comunale nei mesi scorsi, approfittando della chiusura forzata, imposta ai musei di tutta Italia dall’emergenza Covid. Seguirà dalle 19.30 fino alle 23 la visita gratuita del museo.
Allestito nel Palazzo del Podestà, di fronte alla magnifica cattedrale di San Cerbone, il Museo archeologico di Massa Marittima offre ai visitatori una visione organica dei risultati di un lungo processo di scavo e studio, iniziato oltre trent’anni fa nell’area del lago dell’Accesa, dal professor Camporeale che ha fornito la rara opportunità di confrontare sia insediamenti abitativi e produttivi che necropoli delle età che precedettero e seguirono la nascita della cultura etrusca: attraverso questo percorso risultano evidenti le manifestazioni sociali ed economiche locali, gli scambi con altri popoli e le combinazioni dei tanti fattori che ne connotano l’evoluzione.
Ma le testimonianze della presenza umana nell’area di Massa Marittima partono da molto più lontano e sono rappresentate in modo eccezionale dalla rara statua-stele di Vado all’Arancio, divenuta popolare icona del Museo, che risale al III millennio a.C.: il lungo periodo di passaggio tra l’Età della Pietra e quella del Bronzo; queste peculiarità hanno reso il “Giovannangelo Camporeale” un presidio di conoscenza e divulgazione ben noto anche a livello internazionale.
Con i recenti lavori di restyling il Comune di Massa Marittima ha provveduto alla messa a norma degli impianti di sicurezza e antincendio del museo. Inoltre, ha dotato le sale e le vetrine di una nuova illuminazione in modo da valorizzare i reperti e renderli più visibili. In parallelo è stata portata avanti una riorganizzazione degli allestimenti e dei percorsi per rendere protagonisti alcuni reperti particolarmente importanti che connotano il territorio, come l’Oreopiteco del Montebamboli, l’Eracle callinico di Poggio Castiglione e la Stele antropomorfa di Vado all’Arancio, che adesso si può ammirare anche nella parte retrostante: finalmente, infatti, si può girare intorno alla piccola scultura grazie al nuovo allestimento.
Sia nella sezione preistorica del primo piano che in quella dedicata agli Etruschi nel secondo piano si è razionalizzata l’esposizione e si sono esposti alcuni reperti che giacevano in magazzino e che trovano adesso un loro spazio. Per tutto il percorso del museo è stata realizzata una nuova pannellistica che riprende strategicamente la grafica dei pannelli collocati nel 2020 lungo i percorsi archeologico-naturalistici al lago dell’Accesa. I testi in italiano e inglese sono scritti con un linguaggio semplice pur nella correttezza scientifica, in modo che le informazioni siano accessibili a tutti.
La cerimonia di inaugurazione aprirà con il saluto del sindaco Marcello Giuntini, a cui seguiranno gli interventi di Irene Marconi, assessore comunale alla cultura, Lidia Bai, presidente del Parco delle Colline Metallifere, Roberta Pieraccioli, direttrice dei Musei di Massa Marittima, Sabrina Martinozzi, responsabile del Settore lavori èubblici del Comune, Esmeralda Valente, Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, Biancamaria Aranguen, già funzionario Sabap di Siena, Grosseto e Arezzo, Attilio Galimberti, dell’Università di Siena, Stefano Giuntoli, del Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies, Claudia Pietrini, presidente di Zoe Cooperativa sociale.
A partire dalle 19.30 sino alle 23 sarà possibile visitare gratuitamente il Museo, accolti e accompagnati dagli operatori di Zoe cooperativa sociale, che gestisce i servizi aggiuntivi dei musei di Massa Marittima: prenotazioni all’indirizzo e-mail accoglienzamuseimassa@gmail.com o al numero 0566.906525.
Il Museo archeologico di Massa Marittima è un museo di rilevanza regionale che fa parte della rete dei Musei di Maremma ed è una delle porte del Parco nazionale delle Colline Metallifere grossetane.