Nel pomeriggio di venerdi 30 ottobre il vescovo Rodolfo, accompagnato dal vicario generale don Paolo Gentili, da don Franco Cencioni, in qualità di direttore dell’ufficio beni culturali ecclesiastici della Diocesi, da don Marcello Di Giuseppe, amministratore parrocchiale di Torniella, e da don Andrea Pieri, viceparroco di Ribolla e Roccatederighi, si è recato al cimitero di Torniella per benedire la copia della tela raffigurante una “Deposizione dalla croce“, all’interno della cappella del cimitero.
L’originale era stato prelevato alcuni mesi fa dal Comune di Roccastrada, per ragioni di tutela e sicurezza, e posto momentaneamente in deposito nella biblioteca comunale. La Diocesi, attraverso l’ufficio beni culturali, ha desiderato realizzare una copia che colmasse il vuoto lasciato all’interno della piccola cappella e venerdì l’opera è stata ricollocata e benedetta, nel corso di un momento di preghiera a cui sono intervenuti, assieme ad alcuni abitanti del paese, anche il vicesindaco Stefania Pacciani e l’assessore alla cultura Emiliano Rabazzi.
Ora, Diocesi e Comune, insieme, studieranno l’opera per tentare di risalire all’autore. L’obiettivo ultimo è naturalmente il restauro della tela. “L’opera – si legge nella scheda preparata dalla storica dell’arte Patrizia Scapin – è di autore ignoto, tuttavia vi si riconoscono evidenti capacità pittoriche sia nella resa del colore, sia nell’esecuzione delle figure, sia nell’impostazione della scena. Forse è il lavoro di uno degli esponenti della feconda scuola senese della seconda metà dell’800, che ha saputo esprimere profonda spiritualità e manifestare un’altrettanto profonda conoscenza delle Scritture. Il pittore ha fermato sulla tela un momento ben preciso della deposizione, quando il corpo di Cristo viene lentamente calato a terra e avvolto in un sudario. Questo, il panno di lino splendente di luce, diviene il fulcro visivo e simbolico dell’intera composizione”.
Oltre a ciò c’è il valore simbolico, per il quale la Diocesi ha voluto realizzare la copia e ricollocarla nella cappella. “Le opere d’arte sacra – ha sottolineato don Franco Cencioni – nascono per raccontarci la storia dell’amore di Dio per ciascuno di noi. Spesso volute da comunità intere per ricordare momenti particolari del loro dolore o delle loro gioie. Questo patrimonio appartiene a noi, alla nostra vita, alla nostra storia. Questo ci ha portati a preoccuparci di creare questa riproduzione, affinché la popolazione di Torniella non fosse privata di un simbolo, perché chiunque visita questo cimitero possa volgere il suo sguardo a questa deposizione e accendere in sé la voglia di meritarci la risurrezione”.
Soddisfatto anche l’assessore Emiliano Rabazzi: “Ringraziamo la gente che ha segnalato la situazione della tela, che ci ha fatto decidere di toglierla dal cimitero per metterla in sicurezza. Ringrazio di cuore anche la Diocesi che si è fatta promotrice di questa iniziativa e per la disponibilità a studiare insieme l’opera, così da capirne meglio l’origine, la storia e per aver voluto ripristinare questo simbolo all’interno della cappella. La riproduzione è davvero ben fatta. Ci auguriamo che insieme, Comune e Diocesi, potremo far fronte al restauro dell’originale”.