Fotografie, documenti e oggetti storici legati ad una manifestazione che rappresenta la tradizione, la passione e la cultura di un’intera comunità. L’emozione del Palio marinaro dell’Argentario torna nel 2020 con una mostra intitolata «Palio, storia e passione», organizzata dall’Ente Palio marinaro con il patrocinio del Comune di Monte Argentario e la collaborazione dei rioni, allestita nei locali della Fortezza spagnola, aperta al pubblico dal 2 al 30 agosto (tutti i giorni dalle ore 18.30 alle 23.30)
L’Ente Palio marinaro quest’anno è stato costretto ad annullare la 79^ edizione della manifestazione che ogni 15 agosto mette in competizione quattro barche a remi in rappresentanza dei rioni Valle, Fortezza, Croce e Pilarella. La decisione di rinviare al 2021 la gara è stata presa alla luce dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Ma la manifestazione, che dal 1945 dopo la fine della seconda guerra mondiale non si era mai fermata, punta a ripartire da subito e per questo l’Ente Palio ha deciso di aprire i propri archivi e organizzare un’esposizione con il patrocinio del Comune di Monte Argentario, la collaborazione dei quattro rioni e di privati cittadini che hanno messo a disposizione il materiale da loro custodito. L’obiettivo è quello di celebrare un evento, ma anche iniziare il cammino verso il traguardo di una mostra permanente dedicata alla tradizionale regata, regolarizzata con statuto nel 1937.
Il sindaco Francesco Borghini plaude all’iniziativa: «Ho apprezzato l’idea non appena è stata sottoposta alla mia attenzione proprio, ed in particolare, perché la mostra si svolgerà nell’anno in cui le circostanze hanno impedito lo svolgimento di una così importante manifestazione che così tanto a cuore sta a noi santostefanesi. Sono certo che l’iniziativa avrà il meritato ed auspicato successo e ringrazio di cuore gli organizzatori per l’impegno profuso».
Alessandra Chiocca, delegato del sindaco nel consiglio direttivo dell’Ente Palio, spiega lo spirito e la finalità dell’iniziativa: «Dopo l’emergenza Covid e il rinvio del Palio al 2021 sentivamo la necessità di emozionarci ancora. Questo appuntamento non vuole essere solamente una mostra sul Palio, ma anche l’inizio di una raccolta di materiale relativo alla manifestazione. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’amministrazione comunale per ottenere uno spazio adeguato dove allestire una esposizione permanente dedicata al Palio marinaro dell’Argentario».
Emilio Sclano, capitano del Palio, sottolinea, la voglia di ripartenza: «Vista l’impossibilità di gareggiare, quest’estate abbiamo voluto realizzare un evento che possa richiamare le emozioni di una manifestazione amata dalla comunità di Porto Santo Stefano. Questa esposizione vuole essere anche di buon auspicio per il futuro del Palio».
In occasione della mostra verrà anche presentato il manifesto del Palio. L’opera, che per tradizione viene svelata nel giorno della consegna dei guzzi ai rioni, che avvia ufficialmente i festeggiamenti, porta la firma di Paolo Castriconi, artista e grafico di Porto Santo Stefano. Il manifesto si intitola emblematicamente «Il Palio che non c’è».
«Anche se il Palio 2020 non verrà disputato, era doveroso dare un segno di continuità alla manifestazione – spiega Castriconi -. Il manifesto vuole rappresentare il lato più bello del Palio, con i suoi colori e le sue vittorie, imprese che hanno ispirato leggende. Il Palio è una manifestazione che caratterizza il nostro modo di essere, come abitanti di Porto Santo Stefano e come gente del proprio rione, e l’opera che ho realizzato vuole testimoniare l’importanza storica dell’evento. Ho scelto di inserire nel manifesto un albo d’oro proprio per questo, per dare il senso temporale dell’importanza del Palio nella storia del paese. Ho usato la forma circolare per omaggiare il manifesto della 50^ edizione realizzato da Elio Loffredo, che è quello a cui sono più affezionato. La forma circolare ricorda uno 0, come un anno zero: nel 2020 infatti il Palio non verrà disputato e da proprio da questo anno bisognerà ripartire con entusiasmo per organizzare le edizioni future».
La tariffa di ingresso alla mostra è quella in vigore alla Fortezza spagnola e che consente di visitare le due esposizioni permanenti allestite nel monumento: «Memorie sommerse, archeologia subacquea in Toscana» e «Maestri d’ascia all’Argentario, L’arte di far navigare il legno» (biglietto intero 2 euro, biglietto ridotto 1 euro, per scolaresche, bambini da 6 a 12 anni, gruppi oltre 15 persone, residenti e persone ultrasessantacinquenni, insegnanti, guide turistiche accreditate, studenti universitari fino a 25 anni, titolari carta giovani europea, entrata gratuita per i bambini fino a 6 anni e i soggetti diversamente abili con accompagnatore).
Coerentemente al Dpcm del Presidente del Consiglio e alle ordinanze regionali e comunali, per accedere alla Fortezza spagnola si dovranno seguire le seguenti modalità di accesso: non creare assembramenti, rispettare la distanza di sicurezza, indossare mascherina, entrare nella struttura 10 persone alla volta, è vietato toccare i beni esposti, è vietato l’accesso con borse, zaini e valigie di grandi dimensioni.