Quest’anno la festa della Toscana estende idealmente la cronologia di riferimento: le celebrazioni leonardesche richiamano l’inizio della Rinascenza; è alle porte il 50° della Regione.
“Più che nelle passate edizioni, appare in evidenza che, seppure in forme diverse, le molte Toscane di cui si compone una regione tutt’altro che uniforme sono parte di un’unica storia culturale – spiega l’Isgrec in un comunicato -. Ma: quanta consapevolezza si ha della civiltà cui apparteniamo? Fin dove arriva la memoria delle radici di una tradizione culturale, che è uno degli snodi fondamentali per l’affermazione in Europa di valori universali? Domande necessarie, ma da declinare in forme adeguate al tempo presente, non per assecondare, ma per contrastare pulsioni verso chiusure identitarie. Lo si può fare con naturalezza, se si pensa che i momenti di maggiore grandezza della Toscana sono stati frutto di incroci e contaminazioni con molte e differenti alterità“.
“Memoria e storia sono le chiavi che intendiamo usare – continua la nota -. Il presupposto: non sempre nella quotidianità si riesce a istituire un nesso fra ciò che cade sotto la nostra esperienza e il contenuto storico, i significati, il valore per l’attualità che possiedono, per esempio, toponomastica, targhe o cippi, modi di dire, nomi di persone, forme del paesaggio… Compito che affidiamo a questo progetto: investire giovani del ruolo di suscitatori di memoria, una volta acquisite le necessarie conoscenze, per restituire diffusamente quel che il loro lavoro produrrà. I beni culturali nel corso degli anni sono stati riserva di suggestioni per dare alla festa della Toscana le basi utili ad alimentare memoria del passato, richiamato dalla data del 30 novembre”.
“Nel 2019 lo sono in misura maggiore: la biblioteca di Mario Mirri, studioso dell’età lorenese, attento soprattutto al primo fra i riformatori, Pietro Leopoldo, sta per entrare per sua volontà nel patrimonio librario dell’Isgrec. Così daremo un significato speciale alla ricerca su storia e memoria: scuola e comunità locale saranno coinvolti nell’esplorazione di questo nuovo giacimento – continua l’Isgrec -. A storici che hanno condiviso con Mario Mirri studi importanti sulla Toscana moderna è affidata l’apertura di un ciclo di incontri di lavoro, dentro e fuori dalla scuola, a Grosseto e a Cinigiano. A studenti e insegnanti, il compito iniziale di mostrare al pubblico quello che negli anni la scuola grossetana ha prodotto, grazie a un’interpretazione non solo celebrativa del calendario civile regionale, secondo quella che per l’Isgrec è una tradizione consolidata“.
Questo il programma dei due incontri previsti per sabato 30 novembre:
- ore 10, aula magna del Polo universitario grossetano (Via Ginori 43), dopo i saluti di Gabriella Papponi Morelli (Presidente del Polo universitario grossetano), si terranno le lezioni di Elena Vellati e Luciana Rocchi (Isgrec) rispettivamente su “Festa della Toscana 2019. In linea con la tradizione, un lavoro per la scuola a Grosseto e a Cinigiano” e “Maremma e Toscana nella produzione di quattro anni di lavoro dell’Isgrec per la Festa della Toscana”. Interverranno due delle classi che nel corso degli anni hanno lavorato sui temi legati alla Festa della Toscana con l’Isgrec: la classe III della scuola media di Cinigiano presenterà il lavoro “Il nostro paesaggio”, mentre gli studenti dell’Isis “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto presenteranno “Storie e luoghi della Maremma lorenese”;
- alle ore 16:30, invece, nella sala Mirto Marraccini della Banca Tema (Corso Carducci 14), dopo i saluti di Loriano Valentini (Direttore Isgrec), Leonardo Marras (Consiglio regionale della Toscana) e Romina Sani (sindaco del Comune di Cinigiano), interverranno la professoressa Giuliana Biagioli (Università di Pisa) su “Mario Mirri e la “Scuola pisana”: un contributo alla comprensione delle specificità della Toscana” e il professor Franco Angiolini (Università di Pisa) su “La biblioteca di Mario Mirri: il valore di un bene culturale per la conoscenza della Toscana”. Le conclusioni sono affidate a Luciana Rocchi.
Prenotazione obbligatoria per le scuole fino alla capienza dell’aula magna del Polo universitario: Isgrec, tel. 0564.415219, e-mail segreteria@isgrec.it.