Quattro contrade in gara per una tradizione che risale al 1440.
Domenica tornerà, con la 62esima edizione, il Palio dei Ciuchi di Campagnatico, con i fantini di Castello, Centro, Pieve e Santa Maria a contendersi il drappo a bordo di asine cavalcate “a pelo”. Come sempre si annuncia una sfida emozionante ed equilibrata.
La settimana di festa che conduce alla carriera ha visto la presentazione del Palio, quest’anno disegnato dagli artisti Mirko Tirocchi e Alessia Vagnoni, e la cena propiziatoria che, insieme alle prove ed alla staffetta del venerdì, conducono alla corsa. Un evento risalente al Medioevo e che fu istituzionalizzato nel 1957 dal Comune di Campagnatico che lo organizza, attraverso l’ente palio, dal 1999 in collaborazione con la Pro Loco.
Il Palio domenica si correrà alle 18, ma già la mattina si entrerà nel clima della competizione con “l’offerta del cero” ed il pomeriggio con la sfilata storica con oltre cento figuranti e tamburini (che quest’anno saranno integrati anche con i bambini) che precederà la gara. Non mancherà poi la gastronomia con la possibilità, durante la festa, di assaggiare i piatti tipici maremmani.
“Anche quest’anno siamo riusciti ad adempiere a tutti gli obblighi di legge che sono sempre più rigidi dopo i famigerati fatti di Torino – afferma il sindaco di Campagnatico Luca Grisanti –. Per questo ringrazio ancora di più tutti coloro che permettono l’organizzazione del Palio, in primis la Pro Loco, ma un ringraziamento va tutti gli uffici del Comune, dagli impiegati agli operai, che da giorni si impegnano per fare in modo che la manifestazione si possa disputare con successo. Quest’anno, ospite del sindaco De Mossi, ho inoltre potuto assistere al Palio di Siena dando nuovamente vita ad un legame che aveva spinto, 62 anni fa, alcuni cittadini di Campagnatico ad ispirarsi alla carriera senese e fare in modo che diventasse non più un evento saltuario, ma continuo nel tempo”.
Il sindaco vuole poi ricordare due persone che hanno contribuito al successo del Palio. “Quest’anno – afferma Grisanti – sono venuti a mancare Mauro Bartalucci, che nel 1957 fu il vincitore della prima edizione della carriera, e la pittrice Laura Ferretti, che alcuni anni fa dipinse il drappo. Mi piace ricordarli perché con le loro attività sono stati protagonisti del nostro evento”.