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Femminismo e ’68: l’Isgrec presenta due libri

di Redazione
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«Conflitto con la famiglia e insieme uscita dalla famiglia, tuffo nel grande mondo intero, orizzonti culturali spalancati, scoperta ingenua e inebriante della libertà personale, fuori dai dogmi e dalle imposizioni: questo in sintesi il mio ‘68…».

Che eredità hanno lasciato quelle ragazze entusiaste alle generazioni di donne venute dopo di loro? Ce lo fanno capire, in tutto l’intricato intreccio di politica e di vita vissuta, due libri “esperenziali”, entrambi raccolta di più testimonianze, usciti nell’anno del cinquantenario. “Sono Ragazze nel ’68“, edito da Enciclopedia delle donne e dalla Fondazione Badaracco, e “La ragazza che ero, la riconosco“, edito da Iacobelli.

Il primo, quasi in presa diretta con il passato, racconta le manifestazioni e le occupazioni delle università, la Statale e la Cattolica di Milano, ma anche Trento e Roma, la formazione dei gruppi politici. Senza dimenticare i vestiti, i libri, le canzoni, gli amori. Il secondo segue il ritrovarsi di un gruppo genovese di autocoscienza quarant’anni dopo, per ricostruire il “come eravamo”. Due tagli diversi, uno più di cronaca e l’altro più narrativo, ma che spesso si mescolano, per raccontare alle più giovani le origini del femminismo italiano, che proprio prese le mosse dall’esplosione del movimento studentesco, quell’essere insieme ai compagni maschi in maniera apparentemente paritaria ed esaltante, e scoprire man mano le differenze, la differenza. E su questa scoperta costruire un pensiero e una pratica nuovi. Entrambi sono schegge di autobiografismo femminile, che coinvolgono e commuovono, perché sono vita vera, emozioni, sentimenti. E, affondando nella memoria personale di ognuna e nelle reciproche relazioni, illuminano una stagione di grande trasformazione ancora poco analizzata.

Per far emergere la ricchezza delle testimonianze, per mettere in relazione punti di contatto e diversità, due autrici presenteranno a vicenda il libro dell’altra: la giornalista Donatella Borghesi parla di “La ragazza che ero, la riconosco”, la storica Marta Baiardi di “Ragazze nel ’68”, giovedì 6 giugno, alle 17.30, nella nuova sede della Libreria delle ragazze, in via Fanti 11/b  a Grosseto.

L’iniziativa è promossa da Isgrec – Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea – , dal Centro documentazione donna e dall’associazione Raccontincontri-Libreria delle ragazze.

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