Sarà inaugurata sabato 23 febbraio, alle 18.00, al Fake Coma Studio, in via Montanara 3 a Grosseto, la mostra collettiva “Multidisplay. Il mezzo è il messaggio”.
Nove opere sul tema dell’audiovisivo realizzate da Leonardo Barbadoro, Oscar Corsetti in collaborazione con Francesco Ciarapica, Matteo Maggio, Monoiz in collaborazione con Escrauva, Matteo Olivo, Lorenzo Pezzella, Q2 Visual in collaborazione con Michele Guidarini e Il Leprotto, Mika Shkurat, Faber Torchio. Un percorso tra vari universi, uniti dall’attrazione per le nuove tecnologie e per le immagini in movimento, ed accomunati dall’utilizzo dello schermo come mezzo.
In un mondo sopraffatto dalla presenza degli schermi, così numerosi da scomparire quasi dalla percezione cosciente, questa esposizione punta invece a riportare l’attenzione sul valore estetico di tali oggetti. Il “display” rappresenta e materializza l’epoca post-umana, di cui è simbolo, attraverso la freddezza e il senso di vuoto che caratterizzano la propria superficie: un rettangolo piatto, nero, minimale e senza memoria, attivato solo dalla presenza delle immagini ed in grado di trattenere solamente l’attimo fugace di una stimolazione elettrica. Lo schermo è eternamente disponibile, non produce traccia dell’interazione: lascia scorrere le informazioni senza trattenerle. Questa amnesia, questo costante flusso, generano contenuti che sono effimeri ma, allo stesso tempo, anche più accessibili poiché non fissati all’interno della materia. Lo schermo favorisce anche l’anonimia e quindi la libera espressione, aprendo uno spazio – meno vincolante e restrittivo rispetto agli altri media tradizionali – nel quale gli artisti possono creare senza necessariamente svelarsi e in cui le modifiche sono ancora e per sempre possibili.
La mostra sarà visitabile dal 23 febbraio al 16 marzo, dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30. Per informazioni, è possibile contattare il numero 331.7539466.