E’ in programma lunedì 12 novembre, alle 10.30, nella sala Pegaso della Provincia di Grosseto, in piazza Dante Alighieri 35, la presentazione del progetto regionale “Musei toscani per l’Alzheimer: una rete per il territorio”, organizzata dalla Rete Musei di Maremma in collaborazione con la Regione Toscana.
Un incontro che anticipa un corso di formazione inerente al progetto rivolto agli operatori museali e a quelli geriatrici del territorio maremmano che si svolgerà a Grosseto tra dicembre 2018 e gennaio 2019. Intervengono Irene Lauretti, presidente di Musei di Maremma, Roberta Pieraccioli, coordinatore di Musei di Maremma, Manlio Matera, dell’Associazione italiana malattia di Alzheimer (Aima Toscana), Cinzia Manetti, funzionario della Posizione organizzativa attività educative della Regione Toscana, Cristina Bucci e Luca Carli Ballola, del Coodinamento Musei toscani per l’Alzheimer, Olga Ciaramella, consigliera della Provincia con la delega alla cultura e pari opportunità, e i rappresentanti del Centro studi Orsa e Cooperativa Nomos.
“Al museo con l’Alzheimer” è un progetto, realizzato dalla Regione in collaborazione con decine di musei in ogni provincia, che punta a far apprezzare e godere i musei e le opere d’arte che sono ospitate alle persone che soffrono di questa malattia degenerativa usufruendo della guida di persone esperte e di visite concepite proprio per loro. Per questo motivo una delle finalità del progetto è proprio la formazione, che a Grosseto si rivolgerà con un corso per operatori museali e operatori geriatrici per un totale di 28 ore complessive.
Gli obiettivi sono quelli di promuovere la consapevolezza dell’importante contributo che i musei possono dare alla creazione di una società più accogliente nei confronti delle persone che vivono con la demenza; formare educatori in grado di progettare e condurre attività accessibili per loro; preparare progetti ad hoc e far conoscere le potenzialità delle persone con Alzheimer. I musei in provincia di Grosseto che possono ospitare il progetto sono in particolare quelli già accessibili alle persone con diverse disabilità e che fanno parte del progetto della Rete Musei di Maremma “Musei SuperAbili”, realizzato insieme all’associazione Handy Superabile e all’associazione culturale Prisma.
“Siamo molto orgogliosi di ospitare questo progetto – commenta Irene Lauretti, presidente della Rete Musei di Maremma – perché rientra a pieno titolo nel nostro programma di rendere i musei visitabili alle persone con diverse disabilità, anche per chi soffre di una malattia degenerativa che le limita molto, come l’Alzheimer, e i loro familiari e accompagnatori, che mai si avventurerebbero nelle sale di un museo. E’ davvero una questione di civiltà”.
“Il museo in cui crediamo è proprio questo – aggiunge Cinzia Manetti della Regione -, non solo spazio di conservazione e tutela, luogo di studio, occasione educativa e di crescita culturale, ma anche terreno fertile per coltivare la memoria collettiva, spazio in cui sviluppare relazioni umane e senso di comunità. Ci piace molto la prospettiva in cui i musei diventano una ‘piazza inclusiva’ dove le attività museali fanno da tramite con le persone affette da Alzheimer, tentando di restituire loro la dignità e il ruolo sociale che spesso hanno perduto”.