Home Costa d'argento “Un radar dall’Argentario a Marte”: il pianeta rosso al centro di una conferenza

“Un radar dall’Argentario a Marte”: il pianeta rosso al centro di una conferenza

di Redazione
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Se la senatrice Susanna Agnelli, tra il 1974 e il 1984, come sindaco ha fatto conoscere l’Argentario nel mondo, il professor Giovanni Picardi lo farà a livello galattico.

Ieri mattina, a Porto Santo Stefano, si è tenuto un interessante appuntamento culturale nella sala consiliare del Comune di Monte Argentario, promosso dal sindaco Franco Borghini per elevare il livello degli eventi culturali al Promontorio.

Un radar dall’Argentario a Marte“: questo il titolo dell’incontro sulla storia di una passione, quella di Giovanni Picardi, uno di grandi pionieri italiani dello spazio e protagonista della scoperta dell’acqua nelle profondità del “pianeta rosso”.

Grazie agli studi ed alle scoperte di questo scienziato che tanto amava l’Argentario – abitava con la sua grande famiglia al residence “Il Carrubo” a Porto Santo Stefano e andava per mare nelle bellissime cale con il suo Fiord raro motoscafo norvegese per il nostro mare – sono state rilevate presenze di acqua su Marte, nel sottosuolo c’è un lago di acqua, che il team di scienziati ha proposto di chiamare Argentarium Lacus all’Unione astronomica internazionale, l’autorità riconosciuta per assegnare i nomi a stelle, pianeti, asteroidi e altri corpi celesti con sede centrale a Parigi, in ricordo del professor Picardi che ha realizzato il radar Marsis lo strumento che ha registrato appunto la presenza di acqua su Marte.

Magistralmente presentati dal sindaco Borghini ad un numerosissimo pubblico, buona parte venuto da fuori, sono intervenuti il professor Enrico Flamini, professore dell’Università di Chieti e Pescara e associato dell’Agenzia spaziale italiana, il dottor Roberto Orosei dell’Istituto nazionale di astrofisica e dell’Istituto di radioastronomia di Bologna, l’ingegner Roberto Somma, dell’Arma aeronautica sezione Roma 2 “Luigi Broglio”, coordinatore area spazio, e l’ingegner Enrico Zampolini Faustini di Thales Alenia Space, genero del professor Picardi che ha svolto con grade professionalità comunicativa i ruoli di moderatore e di relatore. Ha chiuso l’evento la figlia Valentina, con un sentimentale, ma allegro saluto al padre, applaudito lungamente dalle centinaia di persone presenti

Il comandante Daniele Busetto, presente all’evento vicino alla signora Silvana, moglie del professor Picardi, nel question time ha rivolto una serie di domande ai conferenzieri che hanno dato luogo a varie precisazioni e hanno evidenziato il grande e crescente interesse italiano per lo spazio, il “salpare” verso l’ignoto alla ricerca di scoperte scientifiche per l’umanità, riuscendo ad attraversare da “riva a riva” il più insidioso dei “mari ignoti“, lo spazio profondo per “atterrare” sui pianeti del nostro sistema solare. Sì, perché quasi tutta la terminologia dello spazio è stata mutuata da quella nautica e le sue regole il suo regime giuridico da quelle dell’alto mare. Lo stesso termine “radar”, l’apparato tecnologico che ha rilevato l’acqua salata su Marte, è l’acronimo di “radio detection and ranging” coniato dalla Marina degli Stati Uniti d’America nel 1940.

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