Proseguono le iniziative con cui l’Istituto storico grossetano per la Resistenza e l’Età contemporanea (Isgrec) vuole celebrare i primi 25 anni di attività e lavoro culturale nel territorio.
Un piccolo tesoro, un pezzo importante della storia del territorio grossetano sta per tornare a casa: il 15 ottobre sarà presentato il progetto di ricollocazione dell’archivio dell’Enaoli (Ente nazionale per l’assistenza agli orfani dei lavoratori italiani) proprio lì dove quelle carte son state scritte, nell’ex fattoria-scuola di Rispescia, oggi Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile “Il Girasole” di Legambiente.
La struttura, che tra il 1955 e il 1973 ha ospitato circa 650 ragazzi, in maggioranza provenienti dal sud e dalle isole, proseguì le attività fino al 1977, quando l’ente Enaoli fu soppresso per legge. Sottratto all’incuria e alla dispersione dall’Isgrec nei primi anni Duemila, l’archivio ha ricevuto un primo riordino nel 2015 grazie alla presenza in istituto di un giovane laureato, Marco Simi, vincitore di un contributo regionale nell’ambito del programma “Giovani Sì, ma consapevoli”. Le carte, riordinate in circa 220 buste, presentano una ricchezza qualitativa e una completezza assolutamente straordinarie e ricompongono il quadro minuzioso della vita all’interno della fattoria-scuola di Rispescia: l’attività scolastica, la conduzione del convitto, l’azienda di produzione annessa.
L’appuntamento per la presentazione del progetto di ricollocazione è per le 17 del 15 ottobre all’ex Enaoli di Rispescia. Nel corso dell’incontro è prevista una visita guidata alla mostra fotografica e documentaria “Cronache da ‘l’amato collegio’. L’Enaoli di Rispescia. 1954-1977” (ricerca storico-archivistica e allestimento a cura di Virginia Migliorini, Lorenzo Pezzella, Luciana Rocchi), donata dall’Istituto storico al centro di Legambiente e realizzata nell’ambito del progetto di servizio civile regionale del 2017-2018, che aveva come fine quello della fruizione e valorizzazione di carte d’archivio.
Partecipa all’iniziativa una rappresentanza dell’associazione degli orfani cresciuti nella struttura, alla quale va il merito di mantenere viva la memoria dell’esperienza vissuta nella fattoria-scuola.