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“Origine”: al Cassero la mostra che inaugura la stagione culturale dell’estate

di Redazione
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Si chiama “Origine” la mostra evento che il Comune di Grosseto ha voluto per inaugurare la stagione culturale estiva 2018: una doppia personale, ospitata al Cassero senese e alle Casette cinquecentesche, per celebrare due grandi artisti, esponenti della corrente dell’Istintiformativismo.

Il maestro Flavio Renzetti e il fotografo Massimo Costoli saranno i protagonisti della mostra curata da Alessandra Barberini e organizzata insieme a Acquedotto del Fiora, main sponsor, Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, la collaborazione di Istituzione Le Mura ed il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Grosseto.

“Un altro, importantissimo appuntamento con l’arte contemporanea – commentano Antonfracesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, ed il vicesindaco Luca Agresti, assessore alla cultura –. Un evento, quello del 2018, che affonda le proprie radici nell’identità della nostra terra: Renzetti è espressione di un linguaggio artistico profondamente radicato nel contesto dove ha avuto origine, la Maremma. Un grande maestro a cui oggi, finalmente, la sua terra rende il riconoscimento che merita con una grande mostra“.

La vernice della mostra delle opere di Renzetti è in programma giovedì 31 maggio, alle 18, mentre quella di Costoli è in programma la settimana successiva, venerdì 8 giugno, sempre alle 18. Un altro importante appuntamento è in programma per giovedì 21 giugno con la tavola rotonda dal titolo “Alle radici dell’identità – I beni culturali come strumento di crescita e sviluppo di una comunità”. La mostra, il cui ingresso è gratuito, sarà visitabile fino al 30 giugno dal giovedì alla domenica, dalle 17 alle 20.

Flavio Renzetti è una profondo conoscitore dell’arte e della cultura della Maremma, il territorio da cui il suo modo speciale di intendere l’arte e la vita ha avuto origine, appunto – spiega la curatrice, la storica d’arte Alessandra Barberini -. Il suo è un viaggio fisico mentale allo stesso tempo, a stretto contatto con la natura più selvaggia e incontaminata di cui troveremo inaspettate rivelazioni nel corpus di opere in mostra. Lo spettatore potrà così riconoscere la propria storia, le proprie radici, provare un profondo senso di appartenenza a quei luoghi, sublimati e trasformati dall’artista in simboli di una visione di paesaggio ideale“.

Non solo arte nel progetto, ma stretta relazione e collaborazione con i selezionati partner istituzionali ed economici che la sostengono, comunicano, utilizzano come evento speciale.

“Ringraziamo il Comune di Grosseto per averci dato l’opportunità di collaborare a questo prestigioso appuntamento culturale – commenta il presidente di Acquedotto del Fiora, Emilio Landi. Per il gestore essere vicino ai cittadini, esprimere il proprio radicamento sul territorio e l’attenzione costante ad esso non si esaurisce con il solo servizio idrico integrato: sostenere e promuovere con interesse e partecipazione iniziative culturali, sociali e sportive è un’occasione ulteriore per sviluppare sempre più un rapporto virtuoso con la collettività e con le istituzioni, gli enti e le associazioni che qui operano, nell’ottica di valorizzare e rendere sempre più interessanti e vivibili territori e realtà di grande attrattiva“.

Un racconto parallelo e altrettanto suggestivo quello della fotografia d’autore di Massimo Costoli, fotografo professionista nel Fashion & Advertising, che qui presenta la sua ricerca sulla Maremma. Una ricerca ininterrotta della forza e della bellezza naturale, che nel suo divenire continuo, nel suo costante conflitto disordinato, trova un punto di equilibrio, di armonia, di pace, di bellezza, che di getto, d’istinto, l’artista cattura e rende eterno.

Flavio Renzetti

Scultore, sapiente interprete di ogni tipo di materia, fondatore del movimento artistico Istintformativismo, movimento che concepisce il lavoro artistico come una creazione di getto, d’istinto, senza disegni preparatori o bozzetti, utilizzando qualsiasi supporto e materiale, cercando la vocazione della materia ad essere plasmata nella maniera più armonica ed equilibrata possibile, fondendo l’energia della stessa con la spiritualità artistica del soggetto che le consente di prendere forma. Le sue opere – moderni pittogrammi ai quali sono affidati messaggi simbolici, segni che corrispondono ad un’idea universale, consegnati all’umanità – sembrano provenire da un tempo lontano ed al tempo stesso da un futuro ancora remoto.

Nato a Vetulonia nel 1946, fin da giovanissimo coltiva la sua naturale predisposizione artistica, studiando i grandi maestri dell’arte contemporanea e cimentandosi in tutte le discipline. Nel 1970 si trasferisce ad Albisola, in provincia di Savona, centro pulsante dell’arte contemporanea fin dagli anni Trenta, periodo in cui il movimento Futurista di F. T. Marinetti vi stabilì il suo quartier generale. In questo contesto Renzetti comincia a lavorare partendo dal figurativo, in un continuum di sollecitazioni ed incontri artistici fondamentali: Lucio Fontana, Aligi Sassu, Jorn. Entra a far parte dei circoli Astrolabio ed Eleutheros, inizia al lavorare con la Fabbrica Mazzotti 1903 e ben presto si conquista un posto di primo piano al Circolo degli Artisti, oltre a ricevere l´invito ad entrare a far parte di importanti organizzazioni artistiche internazionali. Vive e lavora in Maremma, sua terra natale e continua incessantemente a fare ricerca, a produrre incredibili opere di ricerca, coinvolgendo nel suo movimento selezionatissimi artisti di ogni provenienza e formazione che dimostrino di vivere profondamente ed autenticamente il modus vivendi e creandi delineato nel manifesto artistico del suo movimento.

Massimo Costoli

Affermato fotografo di moda e Adv, attualmente si occupa di fotografia di moda e still life. Collabora con le più importanti redazioni e agenzie di comunicazione internazionali, firmando importanti campagne pubblicitarie per grandi brand. Dotato di spiccata sensibilità nei confronti della natura e della materia, nel suo lavoro utilizza speciali supporti materici sui quali stampa i propri scatti, a seconda dell’effetto che desidera ottenere. Ogni sua opera diventa cosi un unico oggetto d’arte. Con i suoi scatti, Costoli ci introduce nella sua sfera creativa più pura e spontanea, frutto esclusivamente dell’istinto, dell’attimo, della creatività allo stato puro, lasciata libera di fluire e soffermarsi su situazioni, volti, paesaggi particolari, catturati al momento, senza alcuna preparazione.

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