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Domenica 15 aprile, alle 17, al Teatro degli Industri di Grosseto, andrà in scena lo spettacolo “La palla al piede“, di Georges Feydeau, a cura della compagnia “La prova generale” di Ribolla.
Lo spettacolo è inserito all’interno della nona edizione di “Non ci resta che ridere!“, festival di teatro comico organizzato dal laboratorio teatrale Ridi Pagliaccio.
Gli interpreti sono Laura Sottani, Serena Gaggioli, Ornella Tognarini, Norberto Sabatini, Paolo Banfi e Stefano Ricca, la regia è a cura di Sandra Parisi e Paolo Banfi.
La trama
Già con il titolo si va al nocciolo della questione: la “palla al piede” è una cantante di operetta (Lucette Gautier) alla quale l’amante (Fernand Bois-d’Enghien) non riesce a confessare di essere in procinto di convolare a (giuste?, lo vedremo) nozze. E la confessione si farà sempre più ardua allorché il quasi marito scoprirà che la quasi sposa ha organizzato, in occasione della stipula del contratto matrimoniale, una festicciola per allietare la quale ha chiamato ad esibirsi nientemeno che Lucette Gautier. Le intromissioni del povero Bouzin, che spera di “piazzare” un’orribile canzonetta da lui scritta, e le irruzioni di un ex-generale Irrigua, che intende conquistare il cuore di Lucette anche a costo di spargere del sangue, contribuiscono a rendere frenetico il ritmo e l’evolversi degli avvenimenti, sino alla chiusura definitiva del sipario.
L’autore
Celebre in Francia alla pari di Molière, Georges Feydeau (1862 – 1921) è considerato uno dei padri nobili, e forse l’autore di maggior successo, del genere vaudeville. Feydeau ha sicuramente condotto a perfezione le peculiarità che contraddistinguono questo genere teatrale: intrighi amorosi intricati come un gomitolo disfatto e scompigliato da un gatto giocherellone, un susseguirsi di colpi di scena e brusche sterzate nel dipanarsi del racconto scenico, scanditi da continue entrate-uscite di personaggi che si evitano o tentano di evitarsi. Eccola, la cifra comica propria di Feydeau: il costante, quasi parossistico, evitarsi dei personaggi. Perché ognuno ha qualcosa (se non tutto) da nascondere ad altri (se non a tutti gli altri). Ed è questo evitarsi – spesso senza nessuna battuta – dei personaggi che provoca la risata sicura. Ed è con questo evitarsi – quasi sempre goffo e maldestro – che Feydeau “ridicolizza” i suoi personaggi/stereotipi e rivela la propria vocazione di satirico flagellatore della borghesia benpensante e oziosa della sua epoca. E lo fa in maniera diretta ed autentica. Sta tutta qui la sua incredibile attualità, la sua drammaturgica longevità.
Il costo del biglietto per assistere allo spettacolo è di 10 euro. I biglietti sono in vendita all’edicola La Pace, in viale della Pace, a Grosseto.
Informazioni sul sito www.ridipagliaccio.it e all’indirizzo e-mail giacomo.moscato73@gmail.com.