Sabato 21 ottobre, alle 18, nella sala conferenze del Museo di storia naturale della Maremma (in strada Corsini 5, ex piazza della Palma), sarà presentato il libro di Vanessa Roghi “La lettera sovversiva. Da Don Milani a De Mauro, il potere delle parole” (Laterza, 2017).
Uscito nel maggio 1967, “Lettera a una professoressa” ancora oggi suscita un dibattito tra chi lo considera come punto di partenza di ogni riflessione sulla necessità di riformare la scuola e chi lo vede come inizio della crisi della scuola. Accolto da subito dai linguisti come un manuale di pedagogia democratica, dai professori come un prontuario per una scuola alternativa, dagli studenti come il libretto rosso per la rivoluzione, è diventato un libro-manifesto, suo malgrado, e si è fissato nella memoria collettiva come punto di passaggio quando si parla di scuola, di giovani, generazioni, movimenti. Perché l’esperimento pedagogico della piccola scuola di Barbiana e la pubblicazione di poche pagine continuano a cinquant’anni di distanza a innescare passioni e a dividere?
Vanessa Roghi, di origini grossetane, storica del tempo presente, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi alla Sapienza, autrice di documentari per la Rai, ne discuterà con Simone Giusti (insegnante, presidente L’Altra Città) e Luciana Rocchi (del comitato scientifico Isgrec). Coordina Luca Verzichelli (Università di Siena, Presidente Isgrec).
L’iniziativa è organizzata da Isgrec e da L’Altra città.