Si va definendo la giuria del premio letterario #Maremma2067, promosso da Fondazione Atlante per la Maremma, per raccontare come sarà la nostra terra tra cinquant’anni.
E la Fondazione ha messo a segno un grande colpo nell’aggiudicarsi, per la presidenza della commissione giudicatrice delle opere, uno dei nomi più significativi della cultura italiana contemporanea: è Nicoletta Vallorani, scrittrice, traduttrice e docente universitaria, ordinaria di Letteratura inglese all’Università di Milano e vincitrice del premio Urania per la fantascienza.
Ha pubblicato romanzi e racconti di fantascienza, noir e per bambini, facendo il suo esordio con il romanzo noir-cyberpunk «Il cuore finto di DR» (Mondadori, 1993), vincitore del premio Urania dedicato, appunto, alla fantascienza. Ha scritto anche «Eva» (Einaudi, 2002), «Visto dal cielo» (Einaudi, 2004), «Come una balena» (Salani, 2000), «Il nome segreto della guerra» (Salani, 2006), «Lapponi e criceti» (Ambiente, 2010), finalista ai premi Bagutta e Asti d’Apello, «Le madri cattive» (Salani, 2011).
Tra i romanzi più amati «Cordelia» e «Le sorelle sciacallo», considerato dai critici un piccolo capolavoro. Alcuni dei suoi romanzi e racconti sono tradotti in Francia da Gallimard e nel Regno Unito da Troubadour Publishing. Collabora a vari blog, tra cui quello de Il fatto quotidiano. Inoltre, ha curato e tradotto testi di Jack Kerouac, Derek Jarman, Iain Sinclair e Will Self. Per l’Università di Milano cura dal 2006 Docucity-Festival di cinema documentario, un piccolo gioiello del genere, appuntamento fisso per gli appassionati.