Torna l’appuntamento con i corsi di sensibilizzazione all’arte contemporanea aperti a tutti e curati da Mauro Papa, il direttore del Cedav Clarisse Arte gestito dalla Fondazione Grosseto Cultura. I corsi, promossi ininterrottamente dal 2010, prevedono per il 2017 la proposta dal titolo “D’istruzioni d’arte (libri, video e testimoni eretici)”.
L’arte è un formidabile strumento per esprimere punti di vista inediti e immaginare nuove realtà. Soprattutto oggi, consapevoli della necessità di superare gli stereotipi imposti dall’educazione scolastica e da un sistema dell’arte omologato alle logiche di mercato, che impone “feticci artistici” invece che “opere d’arte”, sentiamo il bisogno di un’arte multidisciplinare ed eretica, fuori dagli schemi, che metta in discussione sé stessa e sia capace di generare nuovi sistemi proponendo soluzioni per l’emancipazione economica e culturale di comunità e generazioni.
Il ciclo di 10 incontri si svolge il mercoledì, alle 17.30 nella Sala Conferenze di Clarisse Arte (in via Vinzaglio 27 a Grosseto), e consiste nella presentazione di argomenti, libri, filmati sull’arte contemporanea con scopo divulgativo e didattico, ma sempre con un occhio attento alla decostruzione della storia dell’arte. Il ciclo è arricchito dalla presenza di “testimoni eretici” che ci forniranno le loro ricette, le loro “d’istruzioni” per pensare e usare l’arte in modo nuovo.
Il corso è aperto a tutti. Il primo incontro, fissato per l’11 gennaio, è gratuito. Per iscriversi agli incontri successivi occorre associarsi a Fondazione Grosseto Cultura.
Per info: 0564 453128 / 488547, e-mail: clarissearte@fondazionegrossetocultura.it
Questo il calendario:
Mercoledì 11 Gennaio, ore 17.30
Disimparare l’arte: l’artivismo, Presentazione del ciclo di incontri con brani del film Ai Wei Wei, Never Sorry (di Alyson Klayman, 2012).
Presentazione del corso e dei suoi ospiti. Cosa è l’artivismo, cioè l’arte e la creatività come forma di lotta civile e politica. In concomitanza con la mostra fiorentina dedicata ad Ai Wei Wei, che si chiude il 22 gennaio 2017, verranno proiettati brani del film Ai Wei Wei, Never Sorry, film documentario del 2012 sulla vita del celebre artista e attivista cinese diretto dal regista statunitense Alison Klayman. Ai Wei Wei, artista concettuale, è il simbolo del dissenso nel confronto del governo cinese e testimone eretico di un’arte dal forte impegno sociale e civile.
Mercoledì 25 Gennaio, ore 17.30
Mauro Papa presenta: Deiezioni d’arte con brani del film: Piero Manzoni artista (di Andrea Bettinetti, 2014).
Artista poliedrico e provocatorio fino all’estremo, Piero Manzoni è uno dei personaggi più importanti e controversi del panorama artistico italiano e internazionale del Secondo dopoguerra. Il 21 maggio 1961 l’autore sigillò 90 barattoli di latta, identici a quelli per la carne in scatola, ai quali applicò un’etichetta, tradotta in varie lingue, con la scritta eretica “Merda d’artista. Contenuto netto gr. 30. Conservata al naturale. Prodotta ed inscatolata nel maggio 1961”. L’arte contro sé stessa. La domanda che stimola questo incontro è: Tutto ciò che produce l’artista è arte?
Mercoledì 8 febbraio, ore 17.30
Marilena Pasquali presenta: I cataloghi generali degli artisti, soluzioni più o meno “eretiche” per risolvere i problemi di legittimazione.
Marilena Pasquali ha promosso e curato un grande numero di mostre dedicate a Giorgio Morandi in Italia e all’estero (Londra, Madrid, San Pietroburgo, Tokio, Vienna, Rotterdam, Dusseldorf…) che hanno contribuito in maniera determinante al riconoscimento internazionale del pittore italiano. Nel 1993 ha fondato a Bologna il Museo Morandi e nel 2001 il Centro Studi Giorgio Morandi. È Presidente del Comitato per il Catalogo Morandi, che si occupa del riconoscimento delle opere dell’artista non ancora presenti nei suoi Cataloghi Generali.
Mercoledì 1 marzo, ore 17.30
Cesare Pietroiusti presenta: Arte relazionale, prassi paradossale e mente di gruppo.
Cesare Pietroiusti, nato a Roma nel 1955, è uno tra gli esponenti più brillanti della pratica performativa e relazionale, tra sperimentazione linguistica e riflessione concettuale. Pietroiusti azzera, definitivamente, il discorso sulla rappresentazione, sull’arte come oggetto ed icona; si dichiara iconoclasta e punta tutto sull’analisi non convenzionale dei comportamenti altrui: l’arte non è che un’occasione, uno stimolo, la possibilità di un’invenzione laterale, con cui testare pensieri non detti e reazioni impreviste, utili a capire chi siamo. Oltre le convezioni, oltre l’ordinario. Le dinamiche del consumo, insieme a quelle che regolano i rapporti di priorità, di potere e di valore, sono da anni al centro della sua ricerca. Ha esposto le sue opere presso: ArtinGeneral, New York (2001); Ikon gallery, Birmingham (2007); Biennale di Atene (2009); MAXXI, Roma (2010); Moscow museum of modern art (2011).
Mercoledì 8 marzo, ore 17.30
Mauro Papa presenta: Palma Bucarelli e Peggy Guggheneim con brani del film Peggy Guggheneim, Art addict (di Lisa Immordino Vreeland, 2015).
La più grande eresia: le donne che governano i sistemi. In occasione della Festa della Donna, si celebrano due donne molto importanti e influenti per il mondo dell’arte del Novecento. Prima donna in Italia a essere nominata direttrice di un museo, Palma Bucarelli ha segnato una svolta nella politica culturale del nostro paese aprendo le porte delle istituzioni museali alle avanguardie e alle ricerche artistiche più contemporanee. Tra queste, le nuove tendenze promosse dalla grande collezionista Peggy Guggenheim, una delle donne più potenti della storia dell’arte, amica e collaboratrice di protagonisti della cultura contemporanea come Samuel Beckett, Max Ernst, Jackson Pollock e Marcel Duchamp.
Mercoledì 22 marzo, ore 17.30
Gianluca Diana e Andromalis presentano il libro: Mariem Hassam: Io sono Saharaui, Barta Edizioni, 2016.
La cantante Mariem Hassan è divenuta negli anni simbolo e portavoce del tormentato popolo Saharaui, minoranza etnica tradizionalmente residente nel Sahara Occidentale soggetta a continue invasioni ed esili forzati. Gianluca Diana (giornalista de Il Manifesto) e Andromalis (all’anagrafe Andrea Malis, autore di illustrazioni, cartoni animati e fumetti) hanno realizzato un’opera militante ibrida, eretica e non codificabile, in cui la cultura saharaui è contaminata dalle tavole, coloratissime fino a raggiungere un effetto psichedelico, di Andromalis, e raccontata da testi di canzoni, citazioni dirette dei protagonisti, documenti d’epoca, mappe e simboli del popolo in lotta.
Mercoledì 5 aprile, ore 17.30
Pino Bertelli presenta il libro: La fotografia ribelle; Passioni e conflitti di donne che hanno rivoluzionato la fotografia, NdA Press, 2015.
La Fotografia ribelle è un pamphlet di critica radicale della fotografia con 22 ritratti di donne fotografe (da Cindy Sherman a Nan Goldin, da Tina Modotti a Vivian Maier) che hanno attraversato la storia dell’arte senza chiedere permesso. Chi può fotografare un nuovo tipo di bellezza se non coloro che hanno vissuto l’eresia e la sovversione? Le immagini di queste fotografe, disuguali, imperfette o talvolta mal celebrate, esprimono una cartografia dell’esistenza che, in alcuni casi, smargina nella ribellione contro i simulacri della civiltà dello spettacolo. Pino Bertelli, neosituazionista, è scrittore, fotografo, regista e critico cinematografico. È direttore responsabile della rivista di critica radicale Tracce, de Il libro volante, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, e collabora con Le monde diplomatique, Fotographia, Sicilia libertaria e altre testate.
Mercoledì 19 aprile, ore 17.30
Giorgio de Finis presenta il libro: Exploit, Come rovesciare il mondo ad arte, Bordeaux, 2015.
Giorgio De Finis, antropologo e regista, dal 2011 lavora a Metropoliz, Città meticcia di via Prenestina 913 (Roma) dove ha realizzato, con la collaborazione di F. Boni, «Space Metropoliz», film documentario e cantiere etnografico, cinematografico e d’arte. Il libro EXPLOIT celebra lo stato nascente, la primavera, l’innamoramento, i mondi nuovi, il potere dell’immaginazione, le utopie concrete, gli sconfinamenti, le pratiche e i territori di libertà. Questo non è un libro-programma, tutt’al più un libro-programmatico, una raccolta di mappe del tesoro dell’isola che non c’è.
Mercoledì 3 maggio, ore 17.30
Mauro Papa presenta Le città eretiche e i villaggi degli scarti con brani del film Hometown / Mutonia (di Zimmefrei, 2013).
Metropoliz a Roma e Mutonia a Santarcangelo in Romagna sono villaggi di scarti, città eretiche, mondi possibili sotto continua minaccia di sgombero. Di Metropoliz ha già parlato De Finis, mentre il film documentario Hometown presenta Mutonia, fondata dalla Mutoid Waste Company nel 1990: una città cyberpunk dentro la città, un villaggio nomade dentro il villaggio e una città temporanea in corso di trasformazione. ZimmerFrei è un collettivo di artisti dalle pratiche trasversali, fondato nel 1999 con base a Bologna e Bruxelles. Produce opere di vario formato: ambienti sonori, installazioni video, performance, film documentari collaborando con gallerie d’arte e musei, teatri, festival e luoghi ibridi. Da anni si dedica all’investigazione della dimensione urbana al confine tra spazi pubblici e territori privati, intrecciando documentario, scrittura sonora e visionarietà.
Mercoledì 17 maggio, ore 17.30
Mario Iacomini presenta Eretico futuro; PensieroBio / Le Evoluzioni del Tipico e la Cucina come Arte.
Mario Iacomini, Cuoco Custode dell’Osteria Futuro di Scurcola Marsicana, ha promosso un lavoro di ricerca e sperimentazione sviluppato nel comprensorio marsicano e denominato “Tradizioni e Culture in Movimento [Le Nuove Forme del Gusto / Le Evoluzioni del Tipico]”. Tale lavoro ha promosso la definizione di una teoria sistemica (nuovi modelli di analisi, di ristorazione, di filiere, etc,) con cui agi[ta]re…una ‘Nuova Visione dello Sviluppo Ecostostenibile e Biodiverso, e il libro manifesto “Rinascimento del Gusto /Caravanando fra i due Mari”(Palombi Editori, 2010). Nel 2015 ha partecipato al Festival dell’Eresia di Orvieto e all’Expò di Milano, nel Padiglione Biodiversity Park, dove ha presentato il docu-film Gustandofuturo. Lo stato delle Cose e le Possibili Prospettive/Concetti per l’Educazione Alimentare.