Venerdì 13 gennaio, alle 9, nella Sala Pegaso del Palazzo della Provincia, si terrà il convegno “Inciampare nella memoria. Grosseto nella mappa della memoria europea”, organizzato dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (ISGREC), al quale parteciperanno rappresentanti dei Comuni e delle Associazioni partner del Progetto “Cantieri della memoria”, finanziato dal CESVOT, e i relatori Elisa Guida (Università degli Studi della Tuscia, “Storia e memoria delle deportazioni dall’Italia”), Mauro Papa (Clarisse Arte, “Arte e memoria della deportazione a Grosseto), Elena Vellati (Isgrec, “Storie d’inciampo: biografie dei deportati politici grossetani”).
L’identità culturale di una comunità e le sue radici si manifestano anche in ciò che la città stessa ha deciso di ricordare. L’intitolazione delle strade e l’installazione di segni artistici è una cosa importante: è la città che si nomina, che si identifica, che si qualifica, e lo fa con il richiamare eventi e persone che hanno lasciato una traccia nel tessuto sociale e nella storia non solo locale.
Alla città che ricorda con segni artistici i suoi martiri per la libertà sono dedicate le iniziative per la Giornata della Memoria 2017; l’intento è quello di riflettere sul connubio tra arte, memoria e storia; ma non solo. Anche rivisitare il paesaggio urbano per scoprirvi o riscoprirvi le tracce del passato e, infine, porre nuovi segni di memoria: le pietre d’inciampo, progetto dell’artista tedesco Gunter Demnig. Sempre venerdì 13 gennaio, infatti, alle 13, in piazza del Duomo, Gunter Demnig installerà le Pietre d’inciampo dedicate a 3 deportati politici grossetani uccisi nei campi di sterminio tedeschi: Albo Bellucci, Giuseppe Scopetani, Italo Ragni. L’installazione, attuata in diversi paesi europei, consiste nell’incorporare nel tessuto urbano delle città piccoli sampietrini di ottone con i dati biografici essenziali dei deportati razziali, politici e militari per ridare individualità a chi si voleva ridurre soltanto a numero. L’espressione “inciampo” deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi si imbatte nell’opera. L’iniziativa, partita da Colonia nel 1995, ha portato ad oggi, all’installazione di circa 60.000 “pietre” in tutta Europa, creando una mappa della memoria europea della deportazione, di cui anche Grosseto farà quindi parte.
Il 26 e 27 gennaio, dalle 10 alle 13 per le classi (prenotazione obbligatoria) e il 28 gennaio dalle 15 alle 16.30 per la cittadinanza (prenotazione consigliata) si terranno le Passeggiate nella memoria, visite guidate al monumento ai Martiri dell’Antifascismo e della Resistenza, alle Stolpersteine e al bassorilievo nell’atrio del Palazzo comunale (punto di incontro il monumento ai Martiri dell’antifascismo all’interno della Cittadella degli Studi).
Info e prenotazione: Isgrec | Via De’ Barberi, 61, a Grosseto | tel. 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it