È stata inaugurata oggi e sarà aperta al pubblico sino al 3 dicembre compreso nel salone d’ingresso del municipio la mostra dal titolo La piena del ’66 – il racconto per immagini della polizia municipale nell’anno dell’alluvione.
“Sono passati 50 anni da quel drammatico 4 novembre – spiega il sindaco – quando il fiume Ombrone ruppe gli argini e invase Grosseto: danni incalcolabili per una città di provincia che si avviava verso il primo vero sviluppo. In quella tragedia, tuttavia, la nostra città si scoprì solidale, impegnata in un mutuo aiuto che, forse per la prima volta, si tradusse in una presa di coscienza identitaria per l’intera comunità. Oggi, anche grazie a piccoli grandi gesti come l’allestimento di questa mostra, il nostro intento è quello di riannodare i fili della memoria”.
Il focus dell’iniziativa è tutto nell’impegno dei vigili urbani di Grosseto, un lavoro testimoniato da numerose fotografie e documenti esposti, molti dei quali forniti dall’ex vigile Vladimiro Capecchi.
Nel salone del municipio i visitatori della mostra, curata dal consigliere comunale Paolo Serra, potranno ammirare anche un paio di motociclette risalenti all’epoca, due ruote che nel ’66 erano in dotazione ai vigili urbani. Una di queste fu utilizzata dal vigile che diede l’allarme della rottura dell’argine dell’Ombrone.
“Vogliamo – sottolinea l’assessore alla Municipale – testimoniare e dunque rendere omaggio a tutti i vigili urbani che in quelle drammatiche giornate si prodigarono con passione e tenacia per permettere a tutti i cittadini un rapido ritorno alla normalità. A loro va, ancora oggi, il nostro riconoscimento”.
Nella foto, da sinistra a destra: Vladimiro Capecchi; Paolo Serra; Antonfrancesco Vivarelli Colonna; Fausto Turbanti.