Home Colline Metallifere A Ravi Marchi rivive la Kansas City di Bianciardi

A Ravi Marchi rivive la Kansas City di Bianciardi

di Redazione
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È stato un concerto coinvolgente e a tratti intimo, quello di Suzanne Vega che ieri sera si è esibita al Teatro delle Rocce di Gavorrano. Specie quando è rimasta da sola sul palco, ad intervallare canzoni e lunghi dialoghi con il pubblico. Prosegue spedita la stagione del Teatro del Parco delle Colline Metallifere, dopo il concerto di Alan Parsons e quello di Susan Vega, arriva il teatro, con “Kansas city, la vita immaginaria di Luciano Bianciardi”. L’idea di questo spettacolo nasce proprio dall’amore per Bianciardi, lo stesso che lo legava a Grosseto.

«Un amore così intenso da lasciare tracce nella realtà. Modificandola. Era un tormentone – dice chi lo ha conosciuto – Grosseto come Kansas City. Un uomo è i luoghi in cui è stato amato e amare è farsi portare altrove, in un altro luogo. Così Grosseto, la sua città, era Kansas City. Così Bianciardi era un altro uomo. Otto quadri per una radiocommedia».

È questo il sottotitolo dello spettacolo pensato da Claudio Riggio, con Antonio Calandrino e Piero Bronzi flauto, Wardy Hamburg alto sax, Lara Panicucci clarinetto, Federica Ceccherini clarinetto, Nicolao Valiensi saxhorn/trombone, Silvio Bernardi trombone, Marco Fagioli tuba, Claudio Riggio chitarra, Giuseppe Sardina batteria e percussioni. «Mi ha sempre incuriosito il fatto che un uomo, innamorato della propria terra, la mia terra, la chiamasse con un altro nome – afferma Riggio –. Sentirsi straniero, perpetuamente adolescente della propria vita, investito da quella felicità di risentirsi sé stesso, come ci capita scendendo da un treno, in una stazione, in una città nuova, sconosciuta. Ma se è così, e Bianciardi lo aveva capito, l’unico viaggio possibile è quello immaginario, l’unico in grado di portarci veramente lontano, a casa nostra. Noi felici e sconosciuti». «Kansas city è pensato come una partitura per una prova; contiene osservazioni, suggerimenti, idee da sviluppare che non saranno mai eseguite. Ma che la voce dell’attore in scena riporta e consegna al pubblico – racconta Riggio –. Un giornalista è incaricato di scrivere una biografia di Luciano Bianciardi. Si innamora, però, dei luoghi della sua vita.

Reinventandola. L’opera si dà nel suo costituirsi, avviene in realtà solo nell’immaginario di ogni spettatore/ascoltatore. Ed ognuno ne fa il suo altro luogo, diverso da tutti i luoghi degli altri spettatori. Anche il sottotitolo “8 quadri per una radiocommedia (e/o un CD e/o un evento teatrale)” è una finzione. In realtà non è niente di tutto questo. È semplicemente quello che lo spettatore sente e vede».

Una produzione teatro Colombo e spazio Leopoldo Lo spettacolo andrà in scena domenica 24 luglio, alle 21.30, presso il suggestivo teatro ricavato nella ex miniera di Ravi Marchi. Il biglietto costa 7 euro (ridotto 5 euro). Per prenotare 347-0840413 (Monica).

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