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Il Game Fair chiude in bellezza la seconda edizione in Maremma

di Redazione
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“Game Fair” centra il bersaglio ancora una volta e con la ventiseiesima edizione appena conclusa,  si conferma come la più grande e la più prestigiosa manifestazione italiana delle attività all’aria aperta.  Dal 27 al 29 maggio, a Grosseto, a Braccagni si sono susseguiti oltre 250 eventi e spettacoli.

Organizzata dalla società GFI S.r.l., costituita da Fiera di Vicenza S.p.A. e da CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura), in collaborazione con Grossetofiere Spa, Game Fair ha raccolto in un unico evento, l’arte della falconeria, la cinofilia, i cavalli, le discipline del tiro sportivo e del tiro a volo, la tradizione venatoria, i percorsi enogastronomici, con assaggi di pietanze tipiche a cura di produttori nazionali.

A chiusura, Corrado Facco, presidente e amministratore delegato di GFI Srl, ha dichiarato: «Questa manifestazione ci regala sempre soddisfazioni, perché, attraverso un’offerta espositiva di alta qualità e un fitto calendario di eventi, riusciamo a intercettare e soddisfare le esigenze e le passioni per lo stile di vita all’aria aperta di un pubblico variegato, proveniente da tutta Italia, che ci premia ogni anno con una grande e attiva partecipazione. “Game Fair” è un unicum in Italia, uno spettacolo animato da una miriade di iniziative, condotte seguendo il fil rouge della valorizzazione del mondo country, delle attività outdoor, dei territori e delle tradizioni; proponendo la riscoperta del legame tra uomo e natura. Il tutto, nello scenario mozzafiato della Maremma toscana, grazie, anche quest’anno, alla preziosa collaborazione di Grossetofiere».

Soddisfazione per la riuscita della manifestazione ha espresso anche Nicola Perrotti, Presidente CNCN: «Cresce l’entusiasmo in questa seconda edizione del Game Fair a Grosseto, la più grande manifestazione outdoor in Italia. Siamo orgogliosi, come CNCN, di farne parte e di contribuire a riscoprire la cultura delle attività all’aperto nel nostro Paese. Quest’anno oltre alle tradizionali attività siamo stati lieti di portare al Game Fair anche la Fondazione Una, un’alleanza programmatica in difesa della biodiversità che ci vede impegnati insieme a molti altri mondi: venatorio, agricolo, ambientale e della ricerca».

Nei 75 ettari riservati alla Fiera, grande richiamo di pubblico hanno ottenuto gli spettacoli del “Game Fair Show” che, per due volte al giorno, ha raccontato la storia della Manifestazione; la storica sfida tra i Butteri della Maremma e l’epico cacciatore americano Buffalo Bill, tra leggenda e realtà; le esibizioni del gruppo storico degli Sbandieratori e Musici di Capalbio, impegnati in acrobatici sventolii di bandiere accompagnati da rulli di tamburi;  gli show dei cavalli spagnoli, dei Butteri dell’Alta Maremma e dei Butteri di Domenico Germoni, le dimostrazioni di monta da lavoro, di guida e conduzione del gregge, le performance del Roman Riding e di Gigaritmik, unico esempio italiano di abbinamento tra ginnastica ritmica ed equitazione, e la Horse & Hound Parade.

E ancora, il fascino degli spettacolari numeri di Rudi Bellini, le dimostrazioni di “doma vaquera”, dei cavalli spagnoli e frisoni in alta scuola, Cami Hajo e Argo, il mito western con le cow-girls, lo spettacolo di roping sul vitello meccanico Spirit of the west Blera, dimostrazioni di uso delle fruste “Bull Whip”, addestramento di velocità di cavalli quarterhorse, dimostrazioni di “trickrope”.Ma non finisce qui. “Game Fair” ha stupito i tanti visitatori anche con “le tecniche di guerra d’un tempo”, organizzate da ASE (Associazione Sport Equestri) Italia e il tradizionale Battesimo della Sella per i bambini.

Anche quest’anno Game Fair” ha dato largo spazio al mondo della cinofilia. Gli appassionati di cani da caccia hanno potuto ammirare gli esemplari canini più belli durante le sfilate, le dimostrazioni di riporto e di conduzione di Retriever, Epagneul Breton, Segugi Maremmani, Grifon Bleu, Spaniel, Bracchi Francesi e Levrieri nel “villaggio dei Figli del vento”. Per la prima volta si è potuto assistere allo Splash Dog, dimostrazioni di tuffi e dimostrazioni di Coursing per bassotti. Grande attenzione per la presentazione del progetto sociale “Di te mi Fido”, promosso dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI), con lo scopo di educare i più piccoli a prendersi cura degli amici a quattro zampe.

Sguardi rapiti dallo spettacolo del gruppo de I Falconieri del Re, che in un’atmosfera magica d’altri tempi hanno intessuto un affascinante intreccio di voli di rapaci che ha estasiato il pubblico.

Grande affollamento anche nei poligoni di tiro sportivo: nell’area Benelli, la guest star Renato Lamera, campione di tiro al piattello, si è esibito per tre volte al giorno. Molti visitatori si sono messi alla prova con le armi delle più prestigiose case armiere sulle dieci linee di tiro a disposizione, sotto l’occhio vigile degli esperti. Inoltre, attività di tiro dinamico sportivo, tiro con replica western e avancarica, tiro a palla e tiro con l’arco, tiro con la fionda e ad aria compressa, tiro virtuale con il laser shot. Interesse ha suscitato anche il lancio di coltelli e asce e l’immancabile soft air.

Presente alla manifestazione anche il terzo Reggimento “Savoia Cavalleria” (3°), con uno stand che è stato letteralmente preso d’assalto dai numerosi visitatori. Il reparto era presente con un’esposizione di armi e materiali, un Vtlm “Lince” ed una blindo “Centauro”.

“Savoia Cavalleria” dal 2013 è la pedina esplorante della Brigata paracadutisti “Folgore”, nonchè la prima unità di Cavalleria paracadutista delle Forze Armate. L’unità, molto integrata con il territorio maremmano, partecipa all’evento sin dal 1995.

Per concludere, domenica 29 maggio si è tenuto l’intervento “Il ritorno dell’Ibis, eremita in Europa, e l’importanza della collaborazione con il mondo venatorio, a cura di Waldrappteam, nell’ambito del progetto “Reason for Hope”. Infine, la Delegazione SIS (Società Italiana Setter) di Grosseto, insieme con l’Università di Pisa, ha organizzato il Convegno Zootecnico sulle tematiche di allevamento della razza più diffusa in Italia in ambito venatorio.

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