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Domani alle 21:30, al Teatro degli Unanimi di Arcidosso, si terrà la prima esibizione dal vivo degli studenti all’ InterHarmony International Music Festival (IIMF). I vincitori selezionati dalla Young Artists series (serie di concerti per Giovani Artisti) presenteranno un programma di notevole difficoltà e di spessore emotivo. La Concert Series (Serie di Conerti) dell’IIMF del 2015 continuerà, poi, con il primo Concerto dei Professori il 5 luglio e la seconda Esibizione degli Studenti l’8 luglio. Per maggiori informazioni visitate il sito www.interharmony.com.
InterHarmony’s Young Artist Series (Serie di concerti per Giovani Artisti dell’InterHarmony)
I Giovani Artisti provengono da tutte le parti del mondo, e nonostante la loro tenera età si sono già esibiti in alcuni dei palchi più prestigiosi al mondo, incluso quello della Carnegie Hall a New York. Tra questo gruppo di giovani virtuosi, accuratamente scelti, vi sono vincitori del Lincoln Center “Young Musicians Program” Chamber Music Competition e del Concours Solistes et petits ensembles de FHOSQ, così come vincitori di borse di studio e altri premi.
Punti salienti del programma:
L’anteprima dell’unico concerto di Sibelius, il Concerto per violino in Re minore, fu un disastro: il pezzo era semplicemente troppo difficile per i suoi primi esecutori. Divenne famoso a livello mondiale dopo una registrazione di Heifetz degli anni 30 per arrivare poi a diventare il più importante pezzo di concerto per violino del XX secolo. Questo pezzo tetro e solenne mette l’eroica intensità del solista contro la burrascosa forza dell’orchestra, quasi come se volesse presentare una lotta esistenziale. Libero, ondulato e improvvisato, il Notturno in Mi bemolle, Op. 55, No. 2 rappresenta il punto massimo del lavoro di Chopin, nonché un significativo miglioramento in quelli che sono i suoi primi Notturni. La melodia, all’apparenza infinita, si sviluppa poi in un dialogo di voci che fluttuano proprio come il flusso di coscienza fa di per sé, la sua sentimentalità agrodolce è sostenuta da una profonda interiorità. “Un pezzo virtuoso nello stile di una rapsodia ungherese,” la Tzigane di Maurice Ravel si sofferma sui giochi artificiosi del violino secondo lo stile gitano, con tutti i mezzi del cromaticismo e dello sviluppo tardo romantico. Abbellimenti, doppie corde, pizzicati con mano sinistra, armonici, variazioni: Ravel usa un preciso tipo di imperfezione per aprire le porte a livelli mai uditi di difficoltà dello strumento.
Charles Griffes fu uno dei soli compositori impressionisti americani ad eguagliare Debussy e Ravel – solo la sua morte prematura gli ha impedito di raggiungere lo stesso livello di fama. Una selezione del repertorio per solo flauto del XX secolo, la sofisticazione lirica e l’accompagnamento atmosferico hanno reso il Poem for Flute and Orchestra (Poesia per Flauto ed Orchestra) uno dei pezzi preferiti dagli spettatori in tutto il mondo.