”When I was an alien, cultures weren’t opinions”. Così iniziava la celebre canzone dei Nirvana, Territorial Pissing e da qui prende spunto la mostra dei lavori di Michele Guidarini , giovane e affermato artista amiatino, che presenta i suoi lavori presso l’opificio della Cava di Roselle sabato 30 agosto.
“Quest’esposizione – spiega Guidarini – è un omaggio alla visione pura, sterile, fuori dagli schemi dei media, fatta di emozioni reali. E’ rabbia, amore, lobotomia, consapevolezza della morte, è una vittoria della scienza, è paranoia, è divertimento… è quello che vedo. Le opere sono colme di ‘perché’, di anime che vogliono scappare dai corpi, di esseri mutati e malati segno di un sistema di distruzione. Un sistema industriale di politiche e religioni che ha messo KO il nostro senso di orientamento nella vita”.
“Senza cultura, l’interesse per le piccole cose ed il confronto, non riusciremo mai a capire il senso della nostra esistenza”.
Classe 1981, Michele Guidarini è considerato un giovane talento italiano di riconosciuta personalità internazionale. Artista eclettico e di grande forza espressiva, Guidarini affonda le radici della sua ispirazione in un territorio ricco di suggestioni, a metà strada tra il misticismo barocco e l’immaginario tipico della musica dark e punk. Ispirato da sempre dall’opera di artisti quali Bacon, Goya e Basquiat, Michele Guidarini ha iniziato ad appassionarsi alla Low Brow Art attratto dall’estetica dark e pop per il suo impatto visivo. Rolling Stone e Tat- too Life lo presentano come uno dei talenti emergenti di maggior valore in Italia. In Italia ha esposto a Milano, Roma, Firenze, Perugia, Salerno, Carrara, Grosseto ed all’estero a Parigi, Hong Kong, Vancouver, Berlino e Barcellona.