Sabato 2 agosto alle 21 si augura alla Pinacoteca civica di Follonica la mostra “ Christian Balzano Assolutamente sconsigliato” curata di Maurizio Vanni e ideata da Mviva in collaborazione con la Casa d’Arte San Lorenzo. Come di consueto l’artista propone un’installazione al museo Magma e in piazza del popolo, invadendo così anche lo spazio urbano cittadino.
«L’appuntamento estivo della Pinacoteca con l’arte contemporanea – dichiara l’assessore Barbara Catalani – trova in Christian Balzano il suo portavoce. La mostra presentata a Follonica ci accompagna verso riflessioni profonde sulla difficile conquista dell’identità personale, sul ruolo dell’artista al tempo della globalizzazione e dell’omologazione, su come il passato, le finte certezze e le verità assolute condizionino l’umana esistenza. E’ giusto allora chiedersi, come ribadito dal critico Angela Vettese: “Quale funzione resta oggi all’arte visiva? Probabilmente solo quella di esprimere attraverso forme e immagini lo spirito del proprio tempo, in modo tanto più immediato quanto meno condizionato dalle richieste dei committenti di un tempo. Il lavoro proposto per Follonica dall’artista ci spinge proprio verso queste riflessioni siano esse estese ad una collettività o anche semplicemente intime e personali. L’individuo si troverà così a capire che fa parte di un gruppo e quindi di un pensiero comune ma anche dovrà confrontarsi con sé stesso attraverso le due principali installazioni qui proposte».
«Allora – scrive il curatore Maurizio Vanni – che cos’è assolutamente sconsigliato per l’artista? L’accettare passivamente le consuetudini e quello che lo scorrere della vita ci impone? O pensare con la testa degli altri accogliendo sempre come buono il parere di coloro che riteniamo esperti di qualcosa? O ancora rimanere intrappolati nel pensiero del branco che annulla l’individualità e appiattisce le menti perché meglio manipolabili?».
Vanni insinua dubbi ponendoci di fronte a ulteriori domande. Starà al visitatore scoprirlo in un’esposizione interattiva e interdisciplinare che lo catapulterà al centro dell’attenzione: scultura, pittura, video, istallazioni e momenti performativi saranno messi al suo servizio per fargli ritrovare la strada verso se stesso.
Saranno proposte anche una serie di istallazioni legate ad alcune esperienze nazionali e internazionali (Lu.C.C.A. Museum, Museo BeGo, Biennale di Mosca, Biennale di Venezia, residenze d’artista a Tripoli e Seoul) con le quali Balzano ha, di fatto, iniziato le sue riflessioni sul tema.
Info, prenotazioni e servizi mostra
Pinacoteca tel 0566 42412 pinacoteca@comune.follonica.gr.it – www.comune.follonica.gr.it
Apertura al pubblico: fino al 14 Settembre dal martedì alla domenica con orario 17.30-20.00 / 21.00-23.30. Dal 16 settembre al 5 ottobre con orario 15.30-19.30 (chiuso lunedì e festivi).
Aperture straordinarie: lunedì 11 agosto e 15 agosto (festivo) sia Pinacoteca che Magma.
«Ironizzare è una parte importante e vitale del rapporto tra l’arte e l’uomo: dal David di Donatello fino all’orinatoio di Duchamp, ogni volta che un’opera ha rotto gli schemi con la tradizione precedente, ha sempre sollevato critiche e, più spesso, sberleffi – afferma Cinzia Tacconi, assessore provinciale alla Cultura- . Questo perché riteniamo che l’arte, specie quella pubblica, debba assolvere a esigenze di una estetica preconfezionata, ingessata da canoni universali e rassicuranti. Ma l’arte non è ornamento fine a sé stesso, né una monade calata in un contesto statico e sterile.
I commenti sull’opera di Christian Balzano, la grande scultura posta di fronte alla Pinacoteca follonichese in questi giorni, fanno pensare. Salvo restando la sacrosanta libertà di critica di cittadini e turisti ed il gusto personale di ognuno di noi, quello che colpisce è, ancora una volta, l’accoglienza che ha l’arte contemporanea all’interno della nostra comunità.
L’arte pubblica, oggi, ha e deve avere la funzione di innescare un dibattito vivace, deve sorprendere, deve divertire, deve far riflettere, pensare. E non deve, certo, passere inosservata. In tale senso, il Toro di Balzano è un esperimento che funziona. La contemporaneità ha sempre fatto discutere, basti pensare che anche il campanile di Giotto ha subito le contestazioni dei fiorentini durante la realizzazione dell’opera.
Il passo successivo, tuttavia, deve essere quantitativamente diverso: è necessario adesso che ognuno di noi si abitui a dialogare quotidianamente con l’arte contemporanea. Il nostro, è un Paese in cui, da sempre, l’arte ha avuto un peso importante nella vita di tutti i giorni. E deve tornare ad essere così. La Provincia, negli ultimi otto anni, si è impegnata fortemente con Mic, il progetto per la dare vitalità e aumentare la sensibilità nei confronti dell’arte contemporanea. Questo perché siamo convinti che ognuno di noi debba avere, sempre più, l’occasione di incontrare opere d’arte inserite nel contesto urbano che possano offrirci momenti di partecipazione e innescare quel processo salvifico che solo l’arte sa produrre: donare a tutti noi una maggiore capacità critica, una maggiore apertura alle diversità e contestualmente una maggiore consapevolezza di sé».