“Secret of gravity” è il secondo disco in studio del gruppo toscano dei “Vandemars” ed uscirà martedì primo aprile, a tre anni di distanza dall’album di esordio “Blaze”, che aveva visto la produzione artistica di Paolo Benvegnù, e ad un anno da “Back to Mars”, album live contenente alcuni remix dello stesso “Blaze”.
L’uscita dell’album verrà anticipata dal videoclip del primo singolo “A wood”, che vede la regia di Gaia Magnani. Il video è stato interamente ambientato sul Monte Amiata, nel quale i quattro elementi della band si perdono nella magia dei luoghi di origine dei “Vandemars”.
“Secret of gravity” segna l’evoluzione definitiva del quartetto che, dopo gli scossoni di un cupo 2012 che ha portato ad un cambio di formazione tra gli alieni dell’”Avanguardia di Marte” con l’arrivo del batterista Cris Bottai (Ustmamò, Macchina Ossuta, Articolo 31), affronta un nuovo viaggio nel mondo. Quattordici brani che arrivano dritti in faccia, colpendo allo stomaco per poi cullare, fatti di sonorità potenti ed escursioni elettroniche. Le atmosfere dilatate e rarefatte del disco d’esordio si scontrano così con le sonorità crude che da sempre rappresentano la vera indole della band.
Per questo la ricerca sonora, se da una parte percorre la strada di una registrazione interamente in presa diretta, dall’altra si muove su ricercate tessiture elettroniche e cura con estrema attenzione ogni singolo arrangiamento. “Secret of gravity” è stato registrato all’”Entropya Studio” di Perugia da Gabriele Ballabio, mixato da Cris Bottai all’”In the Box Studio” di Firenze e masterizzato da Tommy Bianchi al White Sound Studio di Scandicci, con la produzione artistica ed esecutiva degli stessi “Vandemars”.
«Per noi “Secret of Gravity” rappresenta un rito di passaggio, un importante momento di crescita ed evoluzione artistica – raccontano i “Vandemars” –. La scelta di occuparci in prima persona di tutti gli aspetti di produzione è stata dettata dalla necessità di esprimerci attraverso un linguaggio diretto, che mettesse in risalto la nostra modalità compositiva ed esecutiva. Il tema centrale dell’album è rappresentato, come suggerisce il suo titolo, dalla gravità, intesa come forza che ci dà stabilità ancorandoci al suolo, ma anche come pesantezza dell’essere e del vivere in un mondo che poco ci appartiene e mai sa contenerci. Affascinante metafora della condizione umana, il concetto di gravità in questa sua accezione negativa è solo una faccia della medaglia.
Come scrive Milan Kundera: “Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa? …tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica”. In definitiva, come espresso dall’artwork dell’album realizzato da Alessandro Baldoni, ed in particolare dai movimenti del corpo di Elisa Ventimiglia, modella protagonista, “Secret of gravity” si schiude nel calibrare il peso della nostra esistenza, nel comprendere la caduta ed imparare a rialzarsi, nel continuo oscillare tra equilibri imperfetti».
Per informazioni sui “Vandemars”, è possibile consultare il sito www.vandemars.it o la pagina Facebook www.facebook.com/VandemarsOfficial
Biografia dei “Vandemars”
I “Vandemars”, letteralmente “L’avanguardia di Marte”, nascono in provincia di Siena nel 2005, ma i componenti della band condividono l’esperienza artistica e la vita dal 2001. Influenzati dal progressive rock degli anni ‘70 e dal noise degli anni ’90, i primi brani della band privilegiano atmosfere dilatate, crescendi e calde dissonanze. Dopo due anni di assestamento, nel gennaio 2007 i “Vandemars” partecipano al concorso “Siena in Rock”: premiato da Mauro Pagani, il gruppo ha l’opportunità di condividere con lui il palco di “Siena città aromatica” nell’agosto 2007. Nel 2008 la formazione si consolida e il sound si fa più ruvido. Nel corso dello stesso anno i “Vandemars “realizzano il demo “A Noisy Melody” ed un cd live dal titolo “Live in a Freaky Circle”.
Tra il 2008 e il 2010 la band si caratterizza per un’intensa attività live: viene selezionata per il “Rock Contest” 2008 e 2009, mentre nel 2010 vince il premio come miglior band toscana ad “Italia Wave”, esibendosi sullo Psycho Stage, aggiudicandosi inoltre il “Rott Contest”, il “3D Contes”t ed il “Plug&Play Contest”. Negli stessi anni calca tra gli altri i palchi di “Arezzo Play Festival”, “Estragon”, “Circolo degli artisti e Angelo Mai”, suonando da spalla a Max Gazzè, Carmen Consoli, Goran Bregovic, Marta Sui Tubi, Bsbe, Il Genio, Bologna Violenta e Paolo Benvegnù. E proprio con Benvegnù nasce una collaborazione che porta alla luce l’album di esordio della band “Blaze”, registrato all’”Entropya Studio” di Perugia con la produzione artistica dello stesso Benvegnù e di Stefano Bechini.
“Blaze” esce il 26 aprile 2011 per Ultraviolet Blossom: il disco è un mantra di dodici canzoni, legate da un fil di ferro conduttore dove non si trovano spazi vuoti. Il brano “My Cage” viene scelto dal regista Massimo Monacelli per la colonna sonora dei suoi cortometraggi “La donna sul tetto del mondo” e “Lost Faces”. Nel corso del 2011 il tour di “Blaze” porta i “Vandemars” ad esibirsi in vari club italiani, tra cui l’Hard Rock Café di Firenze, il Sonar di Colle Val d’Elsa come opening act dei Tiromancino ed ancora il Circolo degli artisti di Roma in occasione del festival “La tua fottuta musica alternativa”.
Ad un anno dall’uscita di “Blaze”, il 26 aprile 2012 la band pubblica in free download “Blaze – Special Edition”, contenente la cover di “Rosemary Plexiglas” degli Scisma, omaggio al produttore artistico Paolo Benvegnù. Nel corso del 2012 la band cambia formazione e, con l’ingresso di Cris Bottai (ex Ustmamò, Macchina Ossuta, Articolo 31) alla batteria, i Vandemars si trasformano definitivamente in un quartetto. Il 30 aprile 2013 è uscito “Back to Mars” (Cave Canem D.I.Y. Records), album live che presenta la nuova formazione della band e contiene alcuni remix del precedente “Blaze”, a cura dello stesso Cris Bottai. Martedì primo aprile uscirà invece “Secret of gravity” (Ultraviolet Blossom &Cave Canem D.I.Y. Records / Audioglobe), il nuovo album di inediti della band.