In un articolo pubblicato su Paese Sera, nel 1981, Andrea Pazienza (nella foto a sinistra) afferma: “Sono il più bravo disegnatore vivente. Morirò il 6 gennaio del 1984”.
Invece morirà qualche anno più tardi, a soli 32 anni.
Nel frattempo, fonda la rivista di controcultura Frigidaire e vive una strepitosa carriera nel settore del fumetto d’autore e dell’illustrazione, che lo porta a creare personaggi mitici come Pentothal, Zanardi e Pompeo.
Poco prima di morire scrive: “In questi anni ho scoperto diverse cosucce. Intanto di non essere un genio. Perché si, lo confesso, da ragazzo ci speravo. Invece no, sono un fesso qualsiasi”.
Genio o fesso, Pazienza è stato comunque un idolo per un pubblico vastissimo e soprattutto per tutti i disegnatori italiani che, prima della disarmante e inquinante invasione dei manga giapponesi, hanno dovuto fare i conti con la sua dirompente creatività e il suo straordinario eclettismo stilistico.
Giovedì 13 marzo, alle 18, per il ciclo A(rt)LIVE organizzato dal Cedav della Fondazione Grosseto Cultura nella sala conferenze del Museo di storia naturale di Grosseto, le splendide tavole di Pazienza saranno accompagnate dalla lettura di brani autobiografici, poesie e fumetti. Protagonista dell’incontro, l’attore e performer grossetano Mirio Tozzini, che a Paz ha dedicato anche un suo lavoro.
L’evento è gratuito e riservato ai soci di Fondazione Grosseto Cultura, ma è possibile associarsi anche durante l’incontro.
Per informazioni, è possibile contattare il numero di telefono 0564.453128 o scrivere un’e-mail all’indirizzo info@fondazionegrossetocultura.it.