Sarà inaugurata il 15 febbraio alle 10:30 all’Archivio di Stato di Grosseto una mostra dal titolo “Malaria e altri malanni. Cenni di storia della sanità in Maremma”, che si propone di delineare i progressi secolari del sistema sanitario in questa regione. Dall’epoca medievale, quando non c’era quasi niente, medici pressoché inesistenti, ospedali, che erano più ricoveri per pellegrini che altro, e la salute della popolazione era affidata nel migliore dei casi ai cosiddetti “cerusici”, barbieri con cognizioni infermieristiche, ma soprattutto a guaritori di campagna e alla divina provvidenza, si cerca di seguire il lento cammino verso il concetto di assistenza sanitaria moderna, tanto più complesso in una terra che per secoli, sino alla metà del secolo scorso, è stata sinonimo di una grave malattia come la malaria, quindi spopolata e con l’aspettativa di vita tra le più basse d’Europa. Si descriveranno le tappe che hanno segnato questo progresso, dalla riforma degli ospedali toscani, voluta da Pietro Leopoldo di Lorena, a quelle attuate progressivamente dal Regno d’Italia sino alla istituzione del Servizio sanitario nazionale nel 1978. La mostra non si limita, comunque, solo a questi aspetti istituzionali, ma abbraccia le principali tematiche connesse alla salute, normative, strutture sanitarie, tipi di cure, medici famosi, organizzazioni assistenziali private e religiose, farmacie, strumenti e così via. Nel corso della mostra sono previste una serie di conferenze sul tema nella storia e nell’arte. Tutto questo per capire che l’assistenza sanitaria anche oggi non è un diritto scontato, ma un’acquisizione da difendere, e basta guardare ad altri paesi – come gli Stati Uniti e la Cina, dove, paradossalmente, la salute è ancora un lusso – per capire il perché.
La mostra resterà aperta nei seguenti orari: lunedì-mercoledì e giovedì 9-13/15-17,30; martedì venerdì e sabato 9-13. Per informazione tel. 0564 24576 e as-gr@beniculturali.it .