Home GrossetoCultura e Spettacoli Grosseto Conclusa la prima edizione di “Fuori”: ecco i nomi degli artisti maremmani under 35 scelti dai galleristi

Conclusa la prima edizione di “Fuori”: ecco i nomi degli artisti maremmani under 35 scelti dai galleristi

di Redazione
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Artisti selezionatiLa prima edizione di Fuori giunge a conclusione. I giovani talenti under 35 del territorio, hanno partecipato numerosi al bando ideato dal Cedav della Fondazione Grosseto Cultura, con il patrocinio del Comune di Grosseto. Il progetto è stato curato da Claudia Gennari e Marta Paolini che hanno seguito l’iniziativa fino alla proclamazione degli artisti segnalati dalle gallerie. Coloro che, a detta degli esperti, possono intraprendere un percorso ricco di soddisfazioni.

 Maria Concetta Monaci, della galleria Il Frantoio di Capalbio, ha fatto il nome di Dimitri Angelini per il suo modo particolare di ritrarre la realtà in fotografia, con inquadrature sempre sintetiche e un impiego attento della luce. Ha poi segnalato Matteo Maggio, artista completo che plasma materiali profondamente diversi con sensibilità e morbidezza.

Due nomi anche per Emanuele Greco, curatore della Simboli art Gallery di Firenze: una scelta definita “di testa” per Lapo Simeoni, artista giovane ma con esperienze importanti in Italia e all’estero, interessante per l’utilizzo di eterogenei materiali e il linguaggio realmente originale. Il cuore lo porta invece verso Imparallasse, il duo artistico formato da Valentina Calosci e Alessio Cech, che si esprimono attraverso la fotografia analogica rigorosamente in bianco e nero, delicata e raffinata come le linee artistiche perseguite dalla galleria.

Esther Biancotti, per la galleria FuoriCampo di Siena, sceglie Irene Silvestri, apprezzata per il suo linguaggio contemporaneo, poiché unisce arte, moda e design come molti artisti affermati oggi hanno la rara capacità di fare. Contemporaneamente però, fa un plauso anche a Dimitri Angelini e Lapo Simeoni.

Marco Pezzali, della Galleria Della Tartaruga di Roma, segnala Nora Camarri per esser riuscita a porre il “problema femminile” con ironia e sarcasmo senza mai cadere nel già detto, o peggio ancora nel convenzionale o nello stereotipo diffuso, ma invece rimanendo leggera, in grado di colpire l’osservatore con una certa raffinatezza. Il secondo artista è Claudio Greco, perché grazie alla fantasia e all’immaginazione giocosa riesce a tramutare innocui oggetti di uso quotidiano in pericolosi ordigni a noi del tutto inimmaginabili prima, ricordandoci così, che ciò che sembra innocente può tramutarsi in un pericoloso nemico a secondo dell’uso che ne facciamo.

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