“Conservazioni 1”, questo il titolo della mostra personale di Gianni Antenucci allestita al Museo archeologico e d’arte della Maremma.
L’esposizione, che sarà inaugurata domani alle 17.30, è stata organizzata dal Comune di Grosseto e curata da Giuseppe Billi e Mariano Apa. Si tratta di opere realizzate dall’artista di Prato dal 2010 al 2013, che si potranno ammirare fino all’8 dicembre tutti i giorni dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13, mentre il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. L’ingresso alla mostra è libero.
Gianni Antenucci nasce a Prato il 2 settembre 1971. Attratto dal mondo dell’arte sin dall’infanzia, nel 1987 inizia l’attività pittorica. Nel 1992 si diploma come perito/disegnatore meccanico, dal 1992 al 1995 si iscrive all’istituto artistico pratese dove completa gli studi accademici nel 1995 sotto la guida di Alkafaji Resmi nella sezione di pittura e incisione. Dal 1996 si dedica completamente alla ricerca pittorica. Importanti e formative sono le visite alla Tate Gallery di Londra e al Musée d’Orsay di Parigi, dove viene attratto dalla pittura e dal segno di Claude Monet. Fondamentali anche le amicizie e i contatti stretti con artisti italiani postmoderni e contemporanei. La sua prima esposizione personale, intitolata “La materia come testimone del nostro essere”, si è tenuta a Palazzo Datini a Prato nel 1998; in seguito ha esposto a Villa Montalvo (Firenze), Pinacoteca di Pisa, Artexpo New York, Galleria Lato (Prato), centro culturale il Punto d’incontro, Cecina (LI), associazione culturale Circolo degli Artisti (Albissola Marina). Il 21 marzo 2013 ha presentato il proprio lavoro grazie all’associazione APARTE nell’ambito dell’iniziativa «Artisti a Km 0» presso il centro d’arte contemporanea Pecci di Prato. La capacità di rinnovarsi senza soffermarsi in moduli prestabiliti, il lavoro rigoroso sulla “conservazione del fare arte” sono alla base della sua recente ricerca.
Info: tel. 0564/488751 – 759, http://maam.comune.grosseto.it.