Domani, alle 17, nell’aula magna del Liceo Rosmini a Grosseto, l’Istituto Gramsci presenta il terzo ed ultimo appuntamento sul tema “Intellettuali e popolo – Il lavoro culturale in Maremma”.
Dallo scorso novembre, l’Istituto Gramsci di Grosseto ha voluto aprire una riflessione su un tema, il ruolo dell’intellettuale, solo apparentemente indagato e di fatto oggi ritenuto superato dalle urgenze che segnano puntualmente il racconto delle vicende locali e nazionali.
Nel corso dei precedenti incontri, si è voluto ragionare sugli spazi del mestiere di intellettuale, uscendo dall’idea di una sua collocazione residuale per recuperarne al contrario funzione e responsabilità.
Questa analisi è partita subito dopo la trattazione del tema del lavoro, che l’Istituto considera primario in ogni ricerca culturale che non si rassegni ad osservare dall’alto o dal basso, ma intenda prendere posizione, in atteggiamento politico, cioè realmente partecipativo.
Il segno della continuità tra lavoro ed intellettuali è affidato al sottotitolo della ricerca, “Il lavoro culturale in Maremma”, un tributo a Luciano Bianciardi.
Due incontri sono già avvenuti e sono stati momenti di discussione a più voci sulla situazione dell’intellettuale contemporaneo, sul suo rapporto con la nostra società, sulla diffusa disgregazione di quest’ultima.
Anche la recente conversazione con Giuseppe Vacca, invitato dall’Istituto Gramsci di Grosseto per presentare il suo libro “Vita e pensieri di Antonio Gramsci”, si può inserire nello stesso percorso di indagine sul tema in discussione, un tema capace di suscitare interesse nella nostra città, come testimonia il successo di pubblico di quella presentazione.
L’appuntamento in programma domani mette insieme i due termini del titolo iniziale, l’intellettuale e il popolo, cercando di delineare la funzione interattiva tra i due, in un meccanismo utile per cui entrambi non si sfuggono, ma si riconoscono.
Su un tema di questo genere è determinante sondare anche il punto di vista dei giovani, per capire se valgono ancora certe definizioni, certe dialettiche, o se al contrario si rende necessario rifondare categorie e riferimenti. Per questo, l’Istituto ha lanciato sul proprio sito una scheda informativa rivolta agli studenti grossetani. Le risposte potrebbero dare aggiornamenti decisivi sul tema in discussione.
Dalla ricerca finora svolta emerge comunque la consapevolezza della necessità di recuperare da parte degli intellettuali un ruolo attivo all’interno delle nuove comunità, uscendo da posizioni solo apparentemente leggere, da distacchi giudicanti o contemplativi, per assumere forte presenza civile.