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Gli alimenti surgelati hanno ottenuto l’approvazione di molte famiglie italiane. Facili da preparare, spesso già pronti e perfettamente conservati, ormai sono diventati, per chi va a fare la spesa, un’alternativa più che valida al cibo fresco.
Stabile anche nel 2018 la vendita del prodotto surgelato, tra pesce, vegetali, e cibo pronto come la pizza, e con il catering che cresce addirittura dell’1,6%. Insomma, il cibo surgelato è diventato un elemento imprescindibile della cucina domestica, e raggiunge la quasi totalità delle tavole italiane, con il 95,5%, delle famiglie che ne fa uso. Insieme, cresce anche la consegna porta a porta, confermando, da parte del consumatore, sia la richiesta di un servizio sempre più completo, sia la necessità di mantenere un rapporto diretto con il venditore.
I prodotti surgelati più venduti. E oggi ci sono anche le richieste via app
Tra i prodotti surgelati di largo consumo ci sono soprattutto i vegetali, con il 47,5% delle vendite; ottima performance anche per le zuppe e i passati ricettati, che salgono del +2,4%. Seguono i prodotti di acquacultura, con 112.700 tonnellate di consumato, tra pesce, crostacei e mollame. Molto bene anche le patate, da friggere o da mettere al forno, con 145.760 tonnellate di venduto. Quarto posto per le pizze (91.450 tonnellate), che coprono il 10,9% del comparto surgelati.
Inoltre, c’è un fattore che contribuisce a spingere questo settore: si tratta della consegna della spesa a domicilio, che vale anche per i surgelati e che rappresenta un risparmio in termini di tempo. Oggi, oltre che in supermercato, i surgelati si possono reperire anche più semplicemente sul web: ci sono infatti servizi specializzati come EasyCoop che permettono di avere surgelati a domicilio, il tutto tramite il sito oppure tramite l’apposita applicazione.
Contro gli sprechi
Quella dei prodotti surgelati, tra l’altro, è un’alternativa che evita molti degli sprechi che caratterizzano i prodotti freschi. E proprio su questo tema si è concentrato l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati in occasione della Giornata nazionale di prevenzione allo spreco alimentare. I surgelati garantiscono una durata impensabile per il cibo fresco, che invece ha una deperibilità elevatissima anche se conservato in frigo. Poi c’è da mettere in conto la maggiore facilità di controllo delle porzioni e la quasi totale assenza degli scarti: è molto importante proprio quest’ultimo punto, perché quello che si acquista è un prodotto già pronto per essere cotto, privo di parti da eliminare. Un risparmio notevole sia sul costo del prodotto che del tempo da impiegare per la preparazione. E si risparmia anche l’acqua per la pulitura e la cottura, con un prodotto che è sempre fresco, che resta “di stagione” 12 mesi l’anno. Concludendo con il tema degli sprechi: sempre secondo l’indagine di Iias, finisce in pattumiera lo 0,6% del Pil, e cioè circa 8,5 miliardi di euro. Uno spreco che, secondo l’indagine, l’uso del cibo surgelato può ridurre almeno dell’80%.