Grosseto. I Carabinieri Forestali di Grosseto, attraverso il proprio Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei Carabinieri (Nipaaf,) hanno condotto accertamenti diffusi in materia di corretta comunicazione delle quantità e delle caratteristiche dei rifiuti prodotti dalle imprese che operano in provincia. Nello specifico, i controlli hanno avuto ad oggetto la rendicontazione e la tracciabilità dei rifiuti prodotti dalle imprese.
I controlli
Gli accertamenti hanno riguardato la presentazione da parte delle aziende del Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud), che deve essere compilato da tutti coloro che a titolo professionale esercitano attività di raccolta e trasporto di rifiuti, ad esempio i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti, oltre ai consorzi e a tutti gli altri soggetti dettagliati all’articolo 189, comma 3, del D.Lgs. 152/06. Attraverso la compilazione del Mude vengono comunicati alle Camere di Commercio, dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura territorialmente competenti, le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle attività espletate, consentendo i controlli relativi alla loro tracciabilità e al percorso effettuato dai rifiuti fino alla loro ultima destinazione.
Si tratta di controlli fondamentali sulla presentazione di documenti che permettono di individuare quali sono i percorsi di un determinato rifiuto e quindi di conoscere sia il luogo di produzione che il luogo di destinazione, ma anche il vettore, ovvero la società che si è occupata del trasporto verso terzi, permettendo in questo modo di avere una completa tracciabilità del rifiuto, da quando effettivamente diventa tale fino alla fine del suo ciclo di vita.
La corretta compilazione del Mud è elemento di trasparenza e corretta gestione dei rifiuti da parte dell’impresa, almeno dal punto di vista documentale; fondamentale infatti è poi lapprofondimento incrociato con i registri di carico e scarico e con i Formulari di identificazione dei rifiuti (Fir), che permettono di avviare controlli su tutta la filiera del rifiuto.
I registri di carico e scarico ed i Fir, insieme al Sud, sono documenti obbligatori la cui mancata e/o parziale redazione e istituzione integra le sanzioni previste dall’articolo 258 del D.Lgs.152/06.
Sono finite nel mirino 24 imprese e contestate violazioni amministrative complessivamente per oltre 10.000 euro.